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Dm 71: fumata nera in Stato-Regioni, intesa rinviata per mancato esame del Mef. Regioni verso il sì ma pongono alcune condizioni: “Garantire più risorse per personale e assicurare che attuazione sia progressiva”

di L.F.

Nulla di fatto oggi in Conferenza Stato-Regioni sull'intesa per il Dm 71 con i nuovi standard dell’assistenza territoriale. Le Regioni in ogni caso erano intenzionate ad esprimere l’intesa ma ad alcune condizioni tra cui anche la riforma della medicina generale e l’adozione di un successivo provvedimento la definizione degli standard e dei modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile. LA NUOVA BOZZALE RICHIESTE DELLE REGIONI

16 MAR - Era previsto per oggi in Conferenza Stato-Regioni l’esame del Dm 71, di cui siamo in grado di pubblicare una nuova bozza (con piccole modifiche che però non mutano il disegno complessivo), che definisce i nuovi standard per l’assistenza territoriale in coerenza con quanto stabilito dal Pnrr, ma in serata è arrivata la notizia che l'intesa sul provvedimento è stata rinviata. Il motivo, a quanto si è appreso, è derivato dal Mef che non avrebbe fatto in tempo ad esaminare il testo. Le Regioni in ogni caso erano orientate a dare il loro via libera ma ad alcune condizioni.
 
Ecco quali:

1. assicurare che gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto, verranno attuati con progressività. in relazione anche alla disponibilità delle risorse con l'obiettivo di renderli operativi ed a regime a partire dall'anno 2026.
 
2. assicurare la progressiva attuazione degli standard e dei modelli organizzativi di cui al presente decreto, sarà sostenuta attraverso: a) un'adeguata implementazione e potenziamento del fabbisogno del personale necessario, dipendente e convenzionato; b) un'adeguata copertura finanziaria.
 
3. garantire che la determinazione e la ripartizione delle risorse necessarie per finanziare gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto sarà effettuata da uno specifico Tavolo di lavoro costituito, tra gli altri, da rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
 
4. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di garantire una riforma urgente ed indifferibile delle disposizioni in materia di medici di medicina generale assicurando, nel contempo, un aggiornamento del percorso formativo specifico dei medici di medicina generale finalizzato alla valorizzazione degli stessi in coerenza con gli standard previsti dalla riforma dell'assistenza territoriale ed alla loro attivita all'interno delle Casa di Comunità sulla base delle programmazioni regionali.
 
 
5. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di consentire l'assunzione di medici di comunità e delle cure primarie e di medici dei servizi territoriali da impiegare nelle case della comunità, a seguito di appositi corsi abilitanti organizzati a cura delle regioni. Occorre, inoltre, garantire l'impiego di tutto il personale sanitario e amministrativo necessario a far funzionare le strutture territoriali previste dal PNRR. Per tale personale occorre che sia assicurata l'integrale copertura finanziaria nell'ambito della dotazione annua del fondo sanitario nazionale ed in deroga ai vigenti di spesa del personale.
 
6. integrare attraverso l'adozione di un successivo provvedimento la definizione degli standard e dei modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile.

16 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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