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Tumori. Diritto all’oblio per i guariti. Presentato in Senato un Ddl della senatrice Boldrini (PD)


“L’obiettivo ora è tagliare i tempi parlamentari attraverso quella che si definisce, ‘procedura di esame in deliberante’ da parte delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, competenti in materia” ha detto la senatrice Paola Boldrini. “Il mio impegno, e quello del ministero della Salute è che questo Ddl possa essere incardinato quanto prima perché si possa avere una legge prima della fine della legislatura” ha aggiunto il Sottosegretario Sileri. IL TESTO.

29 MAR - “Oggi presentiamo un disegno di legge per garantire ai malati oncologici, una volta guariti, il diritto all’oblio, cioè il diritto ad accedere al lavoro, a un mutuo o a un prestito, a stipulare un’assicurazione e anche a ad adottare un bambino. Tutti diritti che a tutt’oggi non sono riconosciuti a chi ha dovuto affrontare un tumore e ne è uscito. La mia proposta, sottoscritta da moltissimi colleghi anche di altri gruppi parlamentari, dispone che sia definito guarito un paziente oncologico a 10 anni dall’ultima terapia in assenza di recidive, 5 anni in caso di paziente under 18. In questi casi l’aspettativa di vita torna nella normalità e quindi è giusto che le informazioni cliniche non siano più rilevanti”.

Con queste parole la Senatrice Paola Boldrini, vicepresidente Commissione Sanità ha presentato oggi alla Sala Nassirya del Senato - alla presenza di Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute; Saverio Cinieri, presidente Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica); Antonio Gaudioso, capo della segreteria tecnica del Ministero della Salute - il Ddl per il diritto all’oblio dei pazienti che hanno superato lo scoglio del tumore

“Ci auguriamo – ha sottolineato Boldrini – che, visto il sostegno del ministero della Salute e considerato che il Parlamento europeo ha appena chiesto alla Commissione di adottare un provvedimento perché gli Stati legiferino in materia entro il 2025, l’Italia si possa dotare di questa legge al più presto. Per questo speriamo di poter procedere in sede deliberante nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, a cui è stato affidato l’esame”.
 
“Il mio impegno, e quello del ministero della Salute – ha detto il sottosegretario Sileri – è che questo disegno di legge possa essere incardinato quanto prima perché si possa avere una legge prima della fine della legislatura. Quando si fa un mutuo o si vuole una adozione non è il tumore che firma il contratto o richiede di adottare un bambino, ma una persona, e sono sempre di più i pazienti che guariscono dal cancro”
 
Sono infatti 3,6 mln gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore ha ricordato Sileri, e più di un terzo sono guariti: “Questa normalità della guarigione impone che quella persona non abbia limiti o penalizzazioni”.
 
“Questo Ddl ha il pieno e convinto appoggio del Ministero e del ministro alla Salute, Roberto Speranza – ha precisato Gaudioso – un impegno del mondo scientifico e civico, l’unione di soggetti diversi che hanno deciso di prendersi cura di una parte importante di cittadini, cancellando lo stigma dei pazienti oncologici”.
 
“Tante persone guarite da tumore – ha spiegato il presidente Aiom, Saverio Cinieri – non hanno ancora diritto all’ottenimento di mutui o alle adozioni, questa è dunque una legge di civiltà e sul nostro sito abbiamo raccolto oltre 24mila firme in breve tempo in favore di questa norma con l’hashtag ‘Io non sono il mio tumore’“.
 
“Aumentano le persone guarite da tumore – ha affermato la presidente della Rete oncologia pazienti Italia (Ropi), Stefania Gori – e si tratta soprattutto di pazienti che hanno avuto una diagnosi da oltre dieci anni, anche se per alcuni tipi di tumore la guarigione si può certificare anche prima. Ad oggi, gli italiani che hanno avuto una diagnosi di cancro da oltre 10 anni e sono guariti sono oltre 1,5 milioni, il 27% in media di chi si ammala”.

29 marzo 2022
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