Bagarre a distanza oggi tra il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il presidente della Campania, Vincenzo De Luca. Per il Ministro della Salute il governatore della Campania ha veramente passato il segno: i manifesti con il logo della Regione in cui si attaccava la premier Meloni e si attribuiva al Governo la chiusura dei pronto soccorso, sono solo “falsa propaganda”. Fatta tra l’altro “con i soldi pubblici”. E in una nota ufficiale invita De Luca a “dimostrare capacità invece di inventare colpe”.
“Ricordo al governatore De Luca che è compito della Regione, che lui ha scambiato per un megafono personale, garantire ai cittadini servizi e prestazioni di qualità ed efficienti” ha dichiarato Schillaci aggiungendo che “il Governo pochi giorni fa ha trasferito 1 miliardo di euro alla Campania per la costruzione di un nuovo ospedale e l’adeguamento di molte strutture sanitarie”.
Effettivamente è arrivato lo scorso 8 febbraio il via libera della Conferenza Stato Regioni all’accordo di programma integrativo con la Campania che ha messo sul piatto della Regione fondi importanti per gli ospedali campani.
Insomma, inutile piangere miseria, quando le responsabilità sulla sanità sono da un‘altra parte.
Per questo Schillaci ha lanciato l’affondo finale: “Ora il governatore abbandoni il cabaret e dimostri di saper spendere bene le risorse. Abbia rispetto dei suoi cittadini: se la sanità campana non funziona, se ne assuma la responsabilità”.
Non si è fatta attendere la replica di De Luca “Il ministro Schillaci abbia rispetto per la Campania. La falsa propaganda è fatta da chi nei territori fa sciacallaggio quando manca il personale per tenere aperti i Pronto-soccorsi, nonostante i ripetuti concorsi espletati e andati deserti”, ha scritto in una nota il presidente della Campania.
“Abbandoni Schillaci toni ed espressioni intollerabili in chi ha responsabilità istituzionali e di governo, e a lui sicuramente estranei” ha aggiunto De Luca replicando che il miliardo attribuito alla Campania per l’edilizia ospedaliera “non è un’eredità di famiglia di qualcuno, ma è il frutto del nostro lavoro di lungo periodo dopo il superamento del commissariamento”.
Non contento il Governatore ha alzato il tiro: “Si impegni il ministro ad attribuire alla Regione Campania le centinaia di milioni a noi sottratti ogni anno nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale. Si impegni il ministro a portare almeno a livello della media nazionale il numero di posti letto e di addetti del nostro sistema sanitario. La sanità campana può vantare risultati di assoluta eccellenza nella gestione del bilancio sanitario e in tanti altri campi che avrò piacere di illustrargli, grazie ai sacrifici fatti da noi e dal nostro personale. Invito anche il ministro a un dibattito pubblico, dove e come vorrà”.
E ancora: “Si impegni il ministro a garantire in tempi immediati la fuoriuscita della Campania dal piano di rientro (oggi del tutto immotivato) che blocca la possibilità di erogare prestazioni extra-Lea. Si impegni per quanto riguarda i Pronto-soccorsi, a garantire per tutto il personale sanitario, e ancor di più per l’area dell’emergenza, condizioni retributive e pensionistiche adeguate a quel tipo di lavoro. Si impegni ad eliminare il numero chiuso a Medicina e ad attribuire a chi frequenta le Scuole di specializzazione, contratti a tempo indeterminato, consentendone l’impiego nei Pronto-soccorsi, nei quali si fa fatica a coprire perfino i turni minimi, visto che nei concorsi per l’area dell’emergenza, senza innovazioni sostanziali da parte del governo, continuerà a non partecipare nessuno”.
E poi la chiosa finale “Si impegni infine il ministro a garantire per il Servizio Sanitario Nazionale una quota di risorse pari almeno al 7% del Pil, poiché al di sotto di questa soglia, non ci sono risorse per coprire nemmeno il tasso di inflazione e l’aumento dei costi energetici”.
E.M.