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Covid. “Servono linee guida unitarie per le cure domiciliari”. Approvato Odg al Senato


Via libera dell’Aula di Palazzo Madama all'ordine del giorno unitario che impegna il Governo ad aggiornare i protocolli e le linee guida per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19 tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo. IL TESTO

08 APR - Approvato oggi in Senato l'ordine del giorno unitario che impegna il Governo ad aggiornare, tramite l'Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa, i protocolli e le linee guida per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19 tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo e ad istituire un tavolo di monitoraggio ministeriale, in cui siano rappresentate tutte le professionalità coinvolte nei percorsi di assistenza territoriale.
 
Inoltre il Governo dovrà attivare fin dalla diagnosi interventi che coinvolgano tutto il personale in grado di fornire assistenza sanitaria, accompagnamento socio-sanitario e sostegno familiare e si dovrà attivare affinché le diverse esperienze e dati clinici raccolti dai servizi sanitari regionali confluiscano in un protocollo nazionale di gestione domiciliare del paziente Covid-19.
 
Infine l’Esecutivo si dovrà impegnare ad affiancare al protocollo un piano di potenziamento delle forniture di dispositivi di telemedicina idonei ad assicurare un adeguato e costante monitoraggio dei parametri clinici dei pazienti.
 
“Definire protocolli e linee guida per intervenire sin da subito con cure domiciliari per i pazienti Covid-19 può aiutarci a salvare delle vite. Oggi chiediamo questo al governo. Ed è una richiesta importante. Perché è anche grazie alla nostra azione parlamentare se è stato autorizzato anche in Italia l’uso degli anticorpi monoclonali, arma preziosissima nelle fasi precoci di malattia per evitare complicanze. E’ anche grazie alla richiesta unanime di questo parlamento se sono stati diffusi i test rapidi e messi in rete tutti i laboratori in grado di fare diagnosi molecolare, azione cruciale per individuare precocemente i pazienti positivi e ridurre i contagi”. Così, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama, la senatrice del MoVimento 5 Stelle Mariolina Castellone che a novembre scorso presentò una mozione proprio in questo senso, confluita nell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza.
 
 “Annamaria - ha raccontato in Aula - è stata per 20 anni la mia migliore amica e maestra di vita e di lavoro. Se ne è andata il 4 aprile del 2020. Per due settimane aveva lottato in terapia intensiva con tutte le sue forze e con lei avevano lottato tutti gli operatori sanitari che la seguivano per salvarla, ma abbiamo perso perché siamo arrivati troppo tardi. A novembre 2020 lo stesso ministero della Salute ha emanato una circolare sulla 'Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2' in cui viene evidenziato come la 'latenza tra l’inizio dei sintomi e la prima valutazione medica' possono determinare un decorso piuÌ severo della malattia. In un quadro clinico così complesso, e che varia da persone a persona, è fondamentale valorizzare tutte le buone pratiche e permettere ai medici sul territorio di attuare interventi che si ritengano utili, in scienza e coscienza, ad alleviare le sofferenze e scongiurare le conseguenze potenzialmente gravi della malattia. Il farmaco più potente è infatti proprio il medico che segue passo passo il paziente, facendo scelte ragionate sul singolo caso. Mia madre, da quando ho scelto di fare il medico, mi ricorda sempre una frase: ‘Il medico è una persona che cerca con scienza e coscienza di portare sollievo a chi soffre'".
 
Noi oggi, ha concluso, "dobbiamo permettere ai nostri medici di poter assolvere a questa valorosa missione fornendogli tutti gli strumenti, an-che in termini di protocolli e buone pratiche, per poter salvare quante più vite possibili. Anche partendo da queste evidenze, nella riforma della sanità disegnata nel Piano nazionale di ripresa e resilienza viene creata una rete di cure primarie ed intermedie in cui medici di medicina generale, pediatri, dipartimenti di prevenzione dell’ASL, lavorano in sinergia per trasformare il territorio in luogo primario di cura. Ad oggi in Italia sono morte di Covid 112.374 persone, Annamaria era una di loro. In onore del loro ricordo e a tutela di chi continuerà ad ammalarsi nei prossimi mesi, dobbiamo impegnarci a garantire per tutti la migliore assistenza già a domicilio, in quella casa che deve diventare il fulcro di un nuovo concetto di medicina di prossimità che apporta una dimensione non solo farmacologica ma anche relazionale al trattamento sanitario”.

08 aprile 2021
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