Diagnostica per immagini. Schillaci: “In Italia ogni anno oltre 70 mln di esami, entro 2026 oltre 3mila nuovi macchinari a supporto Ssn”

Diagnostica per immagini. Schillaci: “In Italia ogni anno oltre 70 mln di esami, entro 2026 oltre 3mila nuovi macchinari a supporto Ssn”

Diagnostica per immagini. Schillaci: “In Italia ogni anno oltre 70 mln di esami, entro 2026 oltre 3mila nuovi macchinari a supporto Ssn”
Il ministro ricorda che “la radiologia ha fatto passi da gigante, la diagnosi per immagini oggi impatta moltissimo in quello che è il trattamento dei pazienti. Tuttavia, credo che bisogna guardare con attenzione all'appropriatezza delle prestazioni e fare ciò che serve nei tempi giusti a chi veramente ne ha bisogno, evitando esami inutili”

“In Italia, ogni anno, vengono eseguite più di 70 milioni di prestazioni di imaging: è evidente la rilevanza che riveste nella medicina moderna il medico radiologo, protagonista nella maggioranza dei processi diagnostici e terapeutici e, in particolare, nella prevenzione secondaria dei tumori”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento al convegno Sostenibilità in Radiologia: ricerca, innovazione e responsabilità, promosso oggi a Roma alla Camera di Commercio dalla Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm), in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.

“Il radiologo interventista – sottolinea Schillaci – opera direttamente in delicate condizioni cliniche, agisce in maniera mini-invasiva, apre nuove interessanti prospettive di cura. Proprio qualche giorno fa un bambino di 4 anni affetto da una rara patologia al fegato non trattabile chirurgicamente è stato sottoposto con successo ad una innovativa procedura di radiologia interventistica eseguita da due équipe radiologiche. Tutto questo, pone in primo piano l’importanza della formazione delle nuove generazioni di radiologhe e di radiologi, una delle attività preminenti della Sirm, soprattutto in un contesto in continuo mutamento legato all’evoluzione tecnologica che in tempi celerissimi sta trasformando il volto della radiologia, rendendola sempre più efficiente, precisa e sicura, migliorando la qualità di vita dei pazienti”. Le apparecchiature di nuova generazione, aggiunge il ministro, “rendono infatti possibile imaging d’avanguardia con esami accurati, sono minimizzate le esposizioni alle radiazioni. Lo stesso avviene in medicina nucleare, la mia prima specializzazione. Anche qui ci sono cambiamenti in atto: penso soprattutto alla personalizzazione delle terapie con una medicina sempre più a dimensione del singolo paziente”.

“Negli ospedali italiani – ricorda Schillaci – il 34% delle grandi apparecchiature ha un’età minore o uguale a 5 anni, il 29% tra 5 e 10 anni, il 37% più di 10 anni. Per garantire la qualità dei servizi è indispensabile assicurare un adeguato livello tecnologico delle apparecchiature sanitarie, il loro appropriato utilizzo e la loro idonea distribuzione sul territorio nazionale. In questa direzione va l’investimento previsto dal Pnrr per il rinnovamento delle attrezzature ospedaliere ad alto contenuto tecnologico: entro il 2026 ci saranno a supporto del Ssn oltre 3mila nuovi macchinari e ad oggi circa il 78% delle nuove apparecchiature acquistate con i fondi del Pnrr è già collaudato, ovvero in uso al cittadino. Stiamo lavorando per una maggiore efficienza diagnostica e, insieme, una migliore efficienza energetica, dotando le nostre strutture di impianti più performanti – ha aggiunto il ministro – Come più volte ho affermato, l’innovazione può rappresentare la chiave di volta per una sanità sostenibile. Ne sono un eccellente esempio anche i servizi di telemedicina, capaci di avvicinare la sanità ai cittadini riducendo il consumo di energie e risorse ed evitando gli spostamenti delle persone, soprattutto dei pazienti cronici”. Innovare il “parco tecnologico ospedaliero, digitalizzare il Servizio sanitario nazionale, investire in ricerca e formazione del personale sanitario – ha sottolineato il ministro – vuol dire realizzare una sanità più equa e sostenibile, che è il focus della Missione Salute del Pnrr. Coniugare la continuità e la qualità dei servizi sanitari con la sostenibilità è una sfida che stiamo affrontando agendo su più fronti e nella quale il campo radiologico gioca un ruolo fondamentale”.

“La radiologia ha fatto passi da gigante, la diagnosi per immagini oggi impatta moltissimo in quello che è il trattamento dei pazienti. Tuttavia, credo che bisogna guardare con attenzione all’appropriatezza delle prestazioni e fare ciò che serve nei tempi giusti a chi veramente ne ha bisogno, evitando esami inutili. La comunità radiologica è molto forte, è una società scientifica importante, la più numerosa d’Europa e quindi sicuramente il confronto con la società scientifica radiologica potrà solo essere utile per il ministero e per il servizio sanitario nazionale”.

11 Febbraio 2025

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