Manovra. I medici toscani: “Fortemente preoccupati per definanziamento della sanità”

Manovra. I medici toscani: “Fortemente preoccupati per definanziamento della sanità”

Manovra. I medici toscani: “Fortemente preoccupati per definanziamento della sanità”
La Federazione Toscana degli Ordini dei Medici contesta, in particolare, il mancato rinnovo del contratto, l'assenza di copertura finanziaria per le annunciate 1000 borse di studio in più e la mancata abolizione dei limiti di assunzione del personale. “Si parla di umanizzazione e di sicurezza delle cure, ma ci si ostina non solo a definanziare il sistema ma soprattutto a mantenere le Unità Operative ed i servizi sotto organico”.

La Federazione Toscana degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri si dice “fortemente preoccupata dall’insoddisfacente incontro tra il Ministro Grillo e le Regioni”. Le criticità maggiori, per gli ordini dei medici toscani, sono rappresentati dai “problemi relativi al rinnovo (dopo quasi un decennio!) del contratto dei medici, al mancato reperimento della copertura finanziaria per le annunciate 1000 borse di studio in più e soprattutto la mancata abolizione dei limiti di assunzione del personale (che, come noto, resta fissato alla spesa 2004 meno l’1,4%) appaiono estremamente rilevanti per il buon funzionamento del Sistema Sanitario Regionale”.
 
“Mentre si parla continuamente di umanizzazione e di sicurezza delle cure – osserva la federazione degli Omceo della Toscana -, ci si ostina non solo a definanziare il sistema ma soprattutto a mantenere le Unità Operative ed i servizi sotto organico e comunque al di sotto delle reali necessità di salute dei cittadini. Come si può parlare di sicurezza delle cure, se gli operatori vengono sottoposti a turni massacranti, tra l’altro non intervallati dai necessari periodi di riposo? Come si pretende di parlare di tenuta e sviluppo del Sistema Sanitario se non si prevede la formazione di un adeguato numero di specialisti che sostituiscano quanti andranno in pensione? Come possiamo pensare che, in questa situazione e con un contratto di lavoro fermo a dieci anni orsono, i nostri professionisti lavorino sereni?”.

La Federazione Toscana degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, mentre ricorda che “uno dei pilastri su cui viene misurata la civiltà di un popolo è rappresentato proprio dalla sanità, che deve tutelare il diritto costituzionale alla salute dei suoi cittadini”, auspica che “la situazione descritta dalla stampa venga rapidamente affrontata e favorevolmente modificata”.
 

23 Ottobre 2018

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