Associazione Luca Coscioni: “Css disallineato allo scenario internazionale”
"Sfidiamo il Consiglio Superiore della Sanità a portar avanti studi propri, se ne è capace, invece che raccogliere "dati in letteratura" che sono spesso datati e frutto di impostazioni ideologiche se non antiscientifiche – dichiara Marco Perduca, l'ex Senatore Radicale dell'Associazione Luca Coscioni -. Dov'era il Consiglio superiore della sanità quando il parlamento legiferava sulla cannabis con meno di 0,2 THC? Quante volte il CSS ha raccomandato divieti simili relativamente ai danni causati dalla vendita legale di tabacco e alcol? O dal gioco d'azzardo? O dalla dipendenza di internet? Quanti effetti avversi ha già registrato negli ultimi 12 mesi per esser così categorico nelle sue raccomandazioni?".
“Piuttosto che perseguire il "niet" e il "verboten", il CSS dovrebbe adoperarsi per fare informazione corretta e scientificamente verificabile sulla qualità dei prodotti di cui parla – e magari sulle modalità di consumo, sempre che sia questo lo scopo per cui esiste qualcosa chiamato Consiglio Superiore di Sanità. Segnaliamo inoltre al CSS e al Governo che dal 2009 al 2013, il Dipartimento per le Politiche Antidroga ha finanziato ricerche in campo farmacologico e neurobiologico per più di un milione e mezzo di euro a scapito di ricerca psicosociali sui modelli di consumo e sui “controlli” dal punto di vista dei consumatori. Il 26 giugno presenteremo il Libro Bianco sulla legge sulle droghe ed entreremo nel dettaglio dei danni di divieti come quelli promossi oggi dal CSS che, tra le altre cose, continuano a riempire le patrie galere", conclude la nota.
21 Giugno 2018
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