“Accogliamo con grande favore la linea indicata dal ministro Orazio Schillaci: riportare i professionisti dentro il Servizio sanitario nazionale e archiviare l’era delle cooperative è la scelta che ACOI chiede da tempo”.
Così Vincenzo Bottino, presidente dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, commenta le dichiarazioni del ministro della Salute durante il Question time alla Camera sul tema dei cosiddetti “gettonisti”.
Bottino sottolinea che il pacchetto di interventi annunciato – tetto di 12 mesi e tariffa massima di 85 euro l’ora per gli incarichi esterni, riduzione della tassazione al 15 % sulle prestazioni aggiuntive dei dipendenti, rifinanziamento delle indennità di specificità nei pronto soccorso e aumento del Fondo sanitario nazionale – “va nella direzione giusta: premia chi resta, garantisce continuità assistenziale ai pazienti e interrompe l’emorragia di risorse verso l’esternalizzazione selvaggia”.
Particolare apprezzamento arriva per l’emendamento al disegno di legge sulle prestazioni sanitarie che consente alle Regioni di stipulare contratti di collaborazione direttamente con i professionisti: “È la svolta cruciale perché spezza la dipendenza dagli intermediari e consente di re-internalizzare il servizio”, osserva il presidente Acoi.
L’associazione propone quindi di accompagnare le misure-ponte con un piano triennale di assunzioni e percorsi di carriera snelli, soprattutto nelle discipline chirurgiche e d’urgenza. “Coinvolgere le società scientifiche nella definizione dei fabbisogni regionali – conclude Bottino – trasformerebbe gli incentivi di oggi in occupazione stabile entro il 2026, chiudendo definitivamente la stagione dei gettonisti e restituendo qualità e sicurezza alle cure”.