“Grazie al Governo Renzi, anche l’Italia potrà finalmente essere annoverata tra quei Paesi che hanno una legislazione che disciplina i diritti e i doveri delle coppie di fatto e delle unioni civili, a prescindere dunque dal loro orientamento sessuale”. Questo il commento del deputato e responsabile sanità del Pd, Federico Gelli, sul maxiemendamento sulle unioni civili presentato dal Governo.
“Le unioni civili non vengono equiparate ai matrimoni, non a caso il riferimento costituzionale non è all'articolo 29 che riguarda specificamente la famiglia, ma agli articoli 2 e 3 riguardanti le formazioni sociali. Verranno però riconosciuti a tutti quei diritti fondamentali quali, ad esempio, il diritto reciproco di visita, assistenza e accesso alle informazioni personali in caso di malattia o ricovero, o ancora la possibilità di rappresentare il convivente in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere per le decisioni in materia di salute. Come già sottolineato dal premier – conclude Gelli – è un giorno storico per l'Italia".