I tabaccai non ci stanno: Possibile aumento di 2 euro a pacchetto
Per la Fit c’è una “premessa sbagliata che i prezzi del tabacco in Italia siano tra i più bassi in Europa. Così non è ed anzi i prezzi al pubblico sono cresciuti negli ultimi anni del 100% e come tutti i tabaccai ben sanno continuano a crescere anno dopo anno a ritmi assai più elevati del tasso di inflazione. Chi propone simili misure per far cassa e ridurre al contempo il numero dei fumatori non sa, o finge di non sapere, che nei Paesi dove si è scelta la via dell’aumento sconsiderato dei prezzi dei tabacchi lavorati, l’unico risultato ottenuto è stato l’aumento del contrabbando a livelli pari ad oltre il 30% del mercato illegale, a fumatori invariati. Si guardi senza andare troppo lontano alla Francia il cui Governo dopo politiche analoghe è stato costretto a sovvenzionare i tabaccai ridotti alla fame non certo perché improvvisamente i francesi hanno smesso di fumare, ma perché hanno scelto di acquistare le sigarette oltre confine o per internet. Analoghi risultati sono stati ottenuti nel Regno Unito. Se si vuole parlare seriamente di lotta al tabagismo si punti a seri programmi di prevenzione sui quali peraltro noi tabaccai siamo ben presenti da ben prima che soggetti a ciò deputati istituzionalmente si attivassero. Si abbandonino balzane idee di provvedimenti che distruggono ricchezza nazionale e, scusate se è poco, incidentalmente anche la nostra categoria. Sulla superficialità di certe affermazioni, si gioca il nostro futuro. Siamo pronti a dare battaglia. Giovedì 4 agosto p.v. la Giunta Nazionale deciderà le azioni sindacali a difesa della categoria e dell’erario”.
02 Agosto 2011
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