L’ex Ministro Grillo: “Approvare Ddl Antiviolenza”
“Posso capire tutto – prosegue – ma trincerarsi dietro la burocrazia serve solo a nascondere la mancanza di volontà politica. Da Ministro ho richiamato pubblicamente il Parlamento ad accelerare i lavori per arrivare a un testo condiviso e garantire finalmente a chi lavora per la salute di tutti noi un livello di sicurezza degno di un Paese civile. Ora si faccia in fretta. Manca veramente poco per completare l'iter di approvazione, impegniamoci tutti per cambiare veramente la situazione. Gli ospedali, gli ambulatori, i pronto soccorso e qualunque luogo di cura sono un patrimonio di tutti i cittadini e il diritto alla sicurezza non viene dopo il diritto alla salute. Non aspettiamo che ci scappi il morto. Poi battersi il petto non servirà a nulla”.
“Sono consapevole – evidenzia – che non è con un singolo atto che si risolve un problema così complesso. È per questo che abbiamo approvato anche le linee guida per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso. Inoltre se ci sono oltre il 50% dei codici verdi è evidente che la presa in carico sul territorio è deficitaria e questo è interamente da addebitare al livello di governo regionale. Sul versante governativo avevo portato avanti sia il progetto di stabilizzazione dei precari che da anni lavorano nei pronto soccorso (assicurandone ovviamente la qualità formativa) sia l’idea di finanziare con degli incentivi il personale sanitario che lavora nei pronto soccorso e in aree disagiate. È chiaro che per fare questo ci vogliono risorse e quindi ci vuole una volontà politica che metta la sanità in cima alla sua agenda. Cosa che mi auspico avvenga con questo nuovo governo”.
23 Settembre 2019
© Riproduzione riservata
Gli speciali
I più letti

Case della Comunità. Garattini: “I medici di famiglia devono diventare dipendenti del Ssn”

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Manovra. Ginecologi: “Ritiro immediato dell’emendamento Biancofiore, mette a rischio medici e pazienti”

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

Irregolarità agli esami del semestre-filtro a Medicina: il prevedibile epilogo di una riforma sbagliata

Case della Comunità. Garattini: “I medici di famiglia devono diventare dipendenti del Ssn”

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Manovra. Ginecologi: “Ritiro immediato dell’emendamento Biancofiore, mette a rischio medici e pazienti”

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

Irregolarità agli esami del semestre-filtro a Medicina: il prevedibile epilogo di una riforma sbagliata