Nisticò (Aifa): “Lavoriamo con Farmindustria su accesso precoce innovativi”

Nisticò (Aifa): “Lavoriamo con Farmindustria su accesso precoce innovativi”

Nisticò (Aifa): “Lavoriamo con Farmindustria su accesso precoce innovativi”

“Stiamo lavorando con Farmindustria sul tema dell’accesso precoce ai nuovi farmaci innovativi e nuove indicazioni, che costituiscono un’opzione terapeutica per malattie gravi, per cui non esistono alternative terapeutiche soddisfacenti o il trattamento non è rimandabile. Siamo molto avanti, ovviamente ci sono ancora delle questioni da risolvere: non entro nel merito ma sostanzialmente quello che vogliamo fare è cercare di avere quanto prima, dopo l’ok dell’Ema basato sul rapporto rischio-beneficio, i dossier dalle aziende i dossier; in 60-90 giorni la Commissione scientifica economica in 60 90 giorni identifica la popolazione target per quell’indicazione terapeutica, eventualmente utilizzando degli algoritmi, (un numero limitato di pazienti con particolari marcatori), perché altrimenti non ce la facciamo a sostenere i costi. Questo passaggio va fatto presto per assicurare, appunto, un accesso precoce (a chi ne ha bisogno)”. Lo ha detto Robert Nisticò, presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), nel suo intervento al convegno promosso a Roma da Foce (ConFederazione oncologi, cardiologi ed ematologi) sul tema della ricerca traslazionale e clinica in Italia.

Gli altri step sono la “negoziazione del prezzo, con i nostri tempi che abbiamo comunque accorciato, e la ridefinizione del prezzo alla fine facendo un conguaglio tra prezzo negoziato e quello in qualche modo concordato all’inizio. Questa è l’ipotesi a cui stiamo lavorando. Ci sono ancora alcuni aspetti da risolvere, dobbiamo porre in essere delle clausole di salvaguardia, per assicurare la continuità terapeutica ai pazienti a cui è stato dato il farmaco in caso di mancato accordo sul prezzo con le aziende. Ma – ha concluso – con Farmindustria stiamo andando avanti molto velocemente e sono convinto che l’accesso precoce farà parte della prossima legge di bilancio. Almeno, questo è l’auspicio”.

 

 

01 Luglio 2025

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