I dati della Fondazione Gimbe sugli stipendi degli infermieri confermano le criticità denunciate dalla Uil-Fpl. “Una situazione fuori controllo, che compromette il sistema sanitario italiano e mina il diritto alla salute di milioni di persone”-cosi’ il commento di Rita Longobardi, Segretaria generale Uil-Fpl in merito ai dati presentati dalla Fondazione Gimbe.
“Gli stipendi degli infermieri italiani restano tra i più bassi d’Europa, sia in termini assoluti, sia rispetto al costo della vita. Una condizione che rende la professione sempre meno attrattiva per le nuove generazioni”-dichiara Longobardi, che continua “Il rinnovo proposto dal Governo aggrava questi dati impietosi e amplia il divario tra l’Italia e il resto d’Europa. Serve un’inversione di tendenza urgente: le risorse proposte sono totalmente inadeguate a risolvere questa situazione che sta diventando insostenibile e che si acuirà nei prossimi anni.Servono 70.000 nuove assunzioni solo di infermieri, considerando che nel 2035 il 50% del personale del comparto andrà in pensione”.
“Dimissioni volontarie, scarse iscrizioni ai corsi di laurea e mancato inserimento di nuovi professionisti aggravano la carenza cronica di personale e l’insostenibilità dei carichi di lavoro, che inevitabilmente ricadono sulle spalle di chi rimane in servizio e sulla qualità dell’assistenza. Serve una politica ambiziosa-conclude Longobardi-investimenti cospicui strutturali, un piano di assunzioni straordinario, lo sviluppo di una rete assistenziale territoriale in grado di dare risposte al diritto alle cure di una popolazione sempre più anziana.”