Acn Specialistica ambulatoriale interna, firmato il verbale della pre-intesa. Ecco a quanto ammontano gli incrementi e gli arretrati

Acn Specialistica ambulatoriale interna, firmato il verbale della pre-intesa. Ecco a quanto ammontano gli incrementi e gli arretrati

Acn Specialistica ambulatoriale interna, firmato il verbale della pre-intesa. Ecco a quanto ammontano gli incrementi e gli arretrati
Firmato il verbale, nei prossimi giorni la firma definitiva. Soddisfazione del Sumai: “Ottenuto un parziale ma significativo ristoro economico per la categoria”. Critico Buggé (Uil Fpl): “Scarsa trasparenza e partecipazione sindacale. Non avremmo dovuto firmare senza prima definire in modo motivato la quota percentuale di incremento da attribuire alla parte variabile”. IL TESTO

Concluse le trattative per la firma del verbale di pre-intesa del rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) 2022-2024 della Specialistica Ambulatoriale Convenzionata Interna e delle altre professionalità (veterinari, psicologi, biologi e chimici). La pre-intesa è stata siglata oggi alla Sisac, nei prossimi giorni la firma definitiva.

Un esito accolto con “piena soddisfazione” dalla Sumai Assoprof, ma che ha trovato, invece, fortemente critico il responsabile nazionale Dipartimento della Uil Fp Sai, Domenico Buggé, che ha criticato la pre-intesa nel merito ma anche nel metodo, denunciando la “scarsa trasparenza” e la “limitata” possibilità di partecipazione sindacale effettiva.

In particolare, il Sumai Assoprof (rappresentato dal segretario generale Antonio Magi, dal presidente Giuseppe Nielfi, dal vice presidente Gabriele Peperoni, dal responsabile del settore della medicina convenzionata Pio Attanasi, dalla responsabile dell’area veterinaria Tiziana Felice, dal responsabile dell’area psicologi Filippo Cantone e dalla responsabile dell’area biologia Felicia Oliva) sottolinea come il contratto, “di natura esclusivamente economica”, abbia previsto — “nonostante le limitate risorse stanziate dalla legge finanziaria” — un incremento complessivo pari al 5,78% al netto degli oneri previdenziali e fiscali a carico delle aziende, con l’erogazione degli arretrati per gli anni 2022 e 2023, nonché degli incrementi a decorrere dal 1° gennaio 2024 per tutte le categorie interessate: specialisti ambulatoriali, veterinari e professionisti (biologi, chimici e psicologi).

“Si tratta di un risultato che, pur non consentendo di recuperare integralmente il potere d’acquisto perso negli anni 2022-2024 — stimato tra il 7% e l’8% — rappresenta comunque un parziale ma significativo ristoro economico per i colleghi, iscritti o meno al SUMAI Assoprof che rappresenta circa l’80% della categoria”, commenta il segretario generale Antonio Magi.

“Su proposta del Sumai Assoprof – aggiunge il sindacato -, accolta e verbalizzata nel corso del negoziato, è stata introdotta una prima misura di perequazione retributiva a favore di psicologi, biologi e chimici, volta a ridurre il differenziale oggi esistente con medici chirurghi e veterinari”.

Il Sindacato spiega di avere inoltre avanzato la richiesta di migliorare il trattamento economico dei professionisti operanti negli istituti penitenziari: “La SISAC si è impegnata a valutarne l’impatto economico in vista del prossimo rinnovo contrattuale, che sarà cruciale per l’attuazione della riforma dell’assistenza territoriale prevista dal DM 77 e dal PNRR, da realizzarsi entro il 30 giugno 2026”, riferisce

Il Sumai Assoprof sottolinea infine che “il prossimo rinnovo contrattuale dovrà essere un passaggio decisivo per la costruzione di un modello multiprofessionale e multidisciplinare, valorizzando le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) della specialistica ambulatoriale e delle altre categorie professionali, sia nelle strutture hub che spoke, in coerenza con il nuovo assetto della sanità territoriale”.

Complessivamente, spiega il Sumai, per il periodo 2022–2025, gli importi al netto degli oneri previdenziali e fiscali da parte delle aziende complessivi (arretrati più incrementi) risultano così determinati:

ARRETRATI
• Medici e veterinari:
Totale Arretrati 2022–2025 → € 9.418,94
• Professionisti (biologi, chimici, psicologi):
Totale Arretrati 2022–2025 → € 4.388,36

INCREMENTI
• Medici e veterinari:
Incrementi → € 4.388,96 annui → € 337,61 mensili
• Professionisti (biologi, chimici, psicologi):
Incrementi → € 2.033,63 annui → € 156,43 mensili

“Tali valori rappresentano un riconoscimento economico significativo, pur in un quadro di risorse finanziarie limitate, che consente di riconoscere il lavoro svolto dai professionisti convenzionati e di dare attuazione al primo passo verso una maggiore equità retributiva tra le diverse figure professionali della sanità territoriale e l’avvio delle trattative per il prossimo ACN 2025-2027”, conclude il Sumai Assoprof, che ringrazia il Presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga, il Presidente del Comitato di Settore della Conferenza Stato-Regioni Marco Alparone e il Ministro della Salute Orazio Schillaci e tutta la delegazione SISAC attraverso il suo Coordinatore Marco Caroli, “per la collaborazione e l’impegno che hanno consentito di avviare e chiudere le trattative in tempi rapidi, grazie anche all’approvazione dell’atto di indirizzo che ha reso possibile la negoziazione”.

Critica, invece, la posizione del responsabile nazionale Dipartimento della Uil Fp Sai, Domenico Buggé, nel metodo e nel merito. “Nel corso della seduta Sisac del 4 novembre 2025, dedicata al rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale per gli specialisti ambulatoriali convenzionati interni, si è nuovamente confermata la prassi consolidata di non fornire alle organizzazioni sindacali copia delle bozze delle ipotesi di accordo né dell’atto di indirizzo”, è la sua prima osservazione a termine dell’incontro. “Come avviene da anni, i contenuti vengono semplicemente ‘letti’ durante la riunione, senza possibilità di disporre dei testi ufficiali. La parte pubblica continua a sostenere che tali documenti non debbano essere divulgati o resi noti ai lavoratori prima della firma, con la conseguenza che l’ACN viene sottoscritto senza un adeguato esame tecnico e senza una valutazione approfondita delle ricadute concrete sui professionisti”.

Buggé spiega, poi, che come abbia riscontrato “notevoli difficoltà a far inserire nel testo contrattuale i riferimenti relativi alla corretta composizione dei Comitati” e che la posizione della Uil Fpl a riguardo “non è stata pienamente accolta”, confermando la “difficoltà di operare in un contesto in cui la parte pubblica tende a limitare la partecipazione negoziale e a imporre soluzioni unilaterali, indebolendo la rappresentanza sindacale e la capacità di incidere sui contenuti sostanziali dell’accordo”.

Nel merito, il responsabile nazionale Dipartimento della Uil Fp Sai ritiene che “la Uil Fpl non avrebbe dovuto procedere alla firma dell’ACN senza prima richiedere un incontro con la Presidenza del Comitato di Settore, al fine di discutere e definire in modo motivato la quota percentuale di incremento da attribuire alla parte variabile. Una decisione di tale importanza, che incide direttamente sulla distribuzione delle risorse economiche, avrebbe richiesto un approfondimento politico e tecnico preventivo, nonché una valutazione di impatto sulle diverse realtà regionali”.

A suo avviso, la parte variabile non avrebbe dovuto essere prevista in questo rinnovo contrattuale per i seguenti motivi:
1. “L’aumento complessivo del 5,78% è inferiore al tasso d’inflazione*, con un conseguente peggioramento del potere d’acquisto degli specialisti”.
2. “In molte regioni la quota variabile viene accantonata per mancanza di progetti finanziabili o non utilizzata in modo coerente con la finalità contrattuale”.
3. “In alcune realtà si è addirittura arrivati a proporre di impiegare tali risorse per l’acquisto di attrezzature, distorcendo la natura economica dell’aumento e riducendo la remunerazione diretta del professionista”.
4. “Già nel vigente ACN una parte della quota variabile è stata utilizzata per *servizi non specialistici*, consolidando una prassi impropria e penalizzante per la categoria”.

“Ne consegue – osserva Buggé – che una quota significativa delle risorse destinate al rinnovo contrattuale non raggiunge i professionisti, ma viene utilizzata per finalità estranee, riducendo il valore reale dell’accordo” (in allegato l’elaborazione dettagliata del valore degli aumenti contrattuali alla luce di quando comunicato dalla Sisac nella riunione di oggi)

In definitiva, per il responsabile nazionale Dipartimento della Uil Fp Sai “la categoria, già provata da anni di stagnazione retributiva, si trova ancora una volta a dover accettare un rinnovo che non risponde alle sue esigenze reali né riconosce il ruolo strategico dello specialista ambulatoriale nel sistema sanitario territoriale. Serve un cambio di impostazione: il contratto deve tornare a essere uno strumento di valorizzazione professionale, non solo un atto amministrativo. La Uil Fpl deve rivendicare con forza un ruolo propositivo e negoziale effettivo, chiedendo che ogni fase contrattuale sia accompagnata da documentazione ufficiale, tempi certi di confronto e trasparenza totale sui dati economici e sulle fonti di finanziamento”.

04 Novembre 2025

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