La prevenzione non è un insieme di controlli da eseguire una volta ogni tanto, ma un percorso continuo di cura di sé, che si evolve nel tempo insieme alla persona. Ogni fase della vita porta con sé cambiamenti fisiologici, ormonali e metabolici che richiedono attenzione, ascolto e conoscenza. Investire nella prevenzione significa intervenire prima che il sintomo compaia, costruendo un rapporto di fiducia con il medico di medicina generale e con gli specialisti, che sanno orientare verso gli esami più adatti al singolo individuo. La salute, infatti, non è solo assenza di malattia ma equilibrio dinamico tra corpo, mente e ambiente. Per questo la prevenzione si costruisce passo dopo passo, partendo da abitudini corrette e da controlli periodici mirati, calibrati sull’età e sui fattori di rischio personali e familiari.
Dai 18 ai 39 anni – Conoscersi per prevenire
In questa fase della vita, la prevenzione significa imparare a conoscersi. Le patologie croniche sono meno frequenti, ma si gettano le basi per la salute futura. È il momento ideale per costruire stili di vita sani, correggere abitudini scorrette e adottare comportamenti protettivi. Il medico può consigliare controlli di base su pressione arteriosa, glicemia e profilo lipidico, monitorare peso e indice di massa corporea, e valutare eventuali fattori di rischio legati a familiarità o stili di vita. Per le donne, è fondamentale l’attenzione alla salute ginecologica, con Pap test e test HPV a cadenza regolare, mentre per tutti sono importanti la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse, la vaccinazione e la salute mentale. A questa età la prevenzione è soprattutto educazione alla consapevolezza: conoscere il proprio corpo e i propri parametri, ascoltare i segnali precoci e instaurare una relazione di fiducia con il medico sono gli strumenti più efficaci per prevenire.
Dai 40 ai 49 anni – Individuare i primi cambiamenti
Intorno ai quarant’anni il corpo inizia a cambiare. Le variazioni ormonali, metaboliche e cardiovascolari diventano più evidenti e il rischio di patologie croniche comincia a crescere. È il momento di rafforzare la prevenzione, con controlli più mirati e periodici. La salute cardiovascolare diventa una priorità: monitorare pressione arteriosa, colesterolo e glicemia aiuta a individuare precocemente eventuali alterazioni. Le donne dovrebbero iniziare la mammografia e proseguire con gli screening cervicali; gli uomini possono valutare la funzione prostatica, soprattutto in caso di familiarità. In questa fase è utile controllare anche la funzione tiroidea e la vista, oltre a mantenere uno stile di vita equilibrato. La parola chiave è ascolto: la prevenzione serve a individuare i primi cambiamenti e ad agire tempestivamente, con interventi mirati e personalizzati.
Dai 50 ai 64 anni – Consolidare la prevenzione
Superati i cinquant’anni, la prevenzione diventa parte integrante della gestione della salute. È l’età in cui emergono più frequentemente patologie croniche e in cui gli screening oncologici assumono un ruolo centrale. Oltre ai controlli di base su pressione, glicemia e profilo lipidico, è raccomandato il test per il sangue occulto nelle feci o la colonscopia, strumenti fondamentali per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Le donne devono proseguire con la mammografia biennale e il monitoraggio della salute post-menopausale, comprese la densitometria ossea (MOC) e la valutazione del rischio cardiovascolare. In questa fase la prevenzione significa mantenere stabili i risultati raggiunti, correggere i fattori di rischio e monitorare con costanza la propria condizione generale.
L’obiettivo è consolidare un equilibrio fisico e mentale, rafforzato da una rete di controlli periodici e da uno stile di vita sano e sostenibile.
Dai 65 anni in su – Mantenere l’equilibrio
Nella terza età, la prevenzione assume un significato più ampio: non solo evitare la malattia, ma preservare autonomia, qualità della vita e benessere psicofisico.
I controlli diventano più personalizzati, con attenzione alla funzione cardiaca, renale e respiratoria, alla revisione dei farmaci assunti e alla valutazione dello stato nutrizionale.
Fondamentale è la prevenzione delle cadute, con verifiche della forza muscolare, dell’equilibrio e della vista. La dimensione cognitiva merita pari attenzione: mantenere attive le funzioni mentali e coltivare relazioni sociali è parte integrante della salute. Anche la vaccinazione continua a giocare un ruolo importante nella prevenzione delle infezioni respiratorie e influenzali. A questa età la prevenzione è cura quotidiana di sé, un dialogo costante con i professionisti della salute per mantenere forza, lucidità e vitalità.
Prevenzione consapevole: la guida di Club Professioni Mediche per ogni età
Per aiutare i professionisti sanitari a orientarsi tra le più recenti raccomandazioni e costruire percorsi di prevenzione personalizzati, Club Professioni Mediche ha realizzato la guida “La prevenzione si costruisce nel tempo: a ogni età i suoi esami”. La guida, realizzata con il contributo scientifico e la supervisione della dottoressa Tecla Mastronuzzi, Responsabile Macroarea Prevenzione SIMG (Società Italiana Medici di Medicina Generale), illustra nel dettaglio quali controlli e screening raccomandare in base all’età e al sesso, offrendo strumenti pratici per promuovere una medicina preventiva realmente efficace. Attraverso tabelle di riferimento, approfondimenti clinici e linee guida aggiornate, il documento consente di applicare la prevenzione in modo integrato e consapevole, valorizzando il ruolo del medico come guida costante del percorso di salute del paziente.
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