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Pediatria. Acp: "Necessario un nuovo Progetto obiettivo materno infantile"


In un documento inviato a tutte le società scientifiche pediatriche e ai sindacati pediatrici, l'Acp propone un Ssn più tarato sui bisogni della popolazione, ponendo attenzione ad allocare le risorse sulla base delle esigenze e delle migliori evidenze scientifiche, perché è possibile "fare meglio con meno". IL DOCUMENTO

15 GIU - "La crescente complessità sociale, l’aumento delle patologie croniche e delle condizioni di disabilità e di disagio psichico e, d'altro canto, la progressiva riduzione del numero di pediatri con la difficile congiuntura economica, candidano il nostro paese ad una situazione critica sia della salute dei bambini che dell’assistenza pediatrica in un futuro molto vicino". Così l'Associazione culturale pediatri (Acp), in un documento, descrive la situazione della pediatria nel nostro Paese.

L'Acp ritiene che siano necessarie nuove politiche e nuove forme organizzative assistenziali, in grado di affrontare i problemi in maniera più efficace, "nell’ottica di una medicina centrata sul bambino e sulla famiglia, con una maggiore uniformità su tutto il territorio nazionale, perché non è accettabile una sanità a diverse velocità nelle varie Regioni d’Italia". "Pur nel rispetto del Regionalismo e del Federalismo - si legge nel testo - va ricordato che tutti i bambini, senza alcuna discriminazione hanno diritto all’accesso a cure di uguale livello".

L'Acp, ponendosi a difesa del Ssn universalistico, definito come "un punto di riferimento", auspica che, laddove necessario, quest'ultimo possa essere migliorato per implementare la qualità dei percorsi assistenziali e della prevenzione, ponendo attenzione ad allocare le risorse sulla base delle esigenze e delle migliori evidenze scientifiche, perché è possibile "fare meglio con meno".

"Crediamo sia giunto il momento di realizzare un nuovo Progetto obiettivo materno infantile (l’ultimo è stato approvato orami più di 10 anni fa) - si aggiunge nel documento -. Al centro della nostra proposta ci sono i nuovi bisogni di bambini e adolescenti e delle loro famiglie e in particolare di quanti vivono in condizioni di rischio sociale o psicosociale e sono affetti da disabilità o malattie croniche.
La nostra proposta é stata stilata seguendo le varie fasi della vita del bambino, partendo dalla salute preconcezionale e non dai servizi, con la convinzione che solo un Ssn tarato sui bisogni sarà in grado di dare risposte adeguate ed efficienti alla popolazione".

"Abbiamo inviato il nostro documento come proposta di discussione a tutte le altre Società scientifiche Pediatriche (Sip, Sin) e ai Sindacati Pediatrici (Fimp, Cipe) - conclude l'Acp - con riscontri positivi e ci farebbe molto piacere raccogliere idee e ulteriori spunti di riflessione per arricchirla e arrivare a realizzare una proposta comune da presentare al Governo e alle Istituzioni". 

15 giugno 2014
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