Coronavirus e Infermieri. Il Nursind entra nel Global Nurses United
La Federazione mondiale di sindacati infermieristici è presente in 28 Paesi del mondo. In una webinar con tutti i sindacati infermieristici del mondo sulla pandemia da Coronavirus il Nursind ha rappresentato il punto di vista degli infermieri italiani. Bottega: “Da oggi la nostra voce è ancora più forte”
15 APR - “Nursind varca i confini nazionali e si proietta su scala mondiale. Il nostro sindacato è ufficialmente entrato a far parte del Global Nurses United (Gnu), allargando così relazioni e collaborazioni. Da oggi, quindi, la nostra voce è ancora più forte da membri della grande famiglia della Gnu, l’unica federazione mondiale di sindacati infermieristici”.
Ad annunciarlo è il segretario nazionale
Andrea Bottega: “È una novità importante che ci onora e di questo ringraziamo la Gnu. Un apprezzamento particolare va al suo coordinatore e collega
Ken Zinn, direttore politico del National Nurses United (Usa) con cui abbiamo avuto più spesso dei proficui scambi di idee”.
La collaborazione con la Global Nurses United, evidenzia il Nursind, ha già all’attivo “un primo approfondito momento di confronto collettivo: nell’ultima settimana di marzo si è tenuto un webinar con tutti i sindacati infermieristici del mondo sulla pandemia da Coronavirus”. “Ci ha fatto molto piacere – sottolinea Bottega – che la Gnu, presente in 28 Paesi del mondo, abbia chiesto a Nursind di rappresentare il punto di vista degli infermieri italiani”.
“Nel webinar del 24 marzo scorso – ricorda il Nursind in una nota – erano collegate più di 80 persone in rappresentanza dei sindacati infermieristici di 20 Paesi dell’America settentrionale, centrale e meridionale, dell’Europa e dell’Africa. Mentre nel seminario online del giorno successivo sono stati protagonisti i Paesi dell’Asia e Oceania. Italia (Nursind) e Spagna (Satse) hanno illustrato la situazione in cui versano gli infermieri nella lotta contro il coronavirus, risposto alle domande dei colleghi e avanzato delle istanze comuni nei confronti degli Stati nazionali e dell’Oms”.
Dalla Global Nurses United e dai leader dei sindacati infermieristici aderenti sono state formulate, infatti, puntuali richieste. “In primis - spiega Bottega - quella di incrementare il numero, ancora purtroppo esiguo, di dispositivi di protezione individuale e di fornirne di adeguati (non mascherine chirurgiche che sono dispositivi medici ma non dispositivi di protezione individuale) al personale sanitario”.
In quello che l’Oms ha annunciato essere l’anno dell’infermiere e dell’ostetrica, “mai avremmo pensato – evidenzia infine il segretario nazionale del Nursind – di affrontare la prova di una pandemia di questa portata. Molti colleghi sono morti e ancor più sono quelli contagiati. Non senza responsabilità da parte di chi ha governato il sistema sanitario. Di qui, la domanda unanime che si è levata da questo confronto mondiale: gli Stati devono cominciare a fare sul serio e prendersi finalmente cura degli infermieri allo stesso modo in cui la categoria si prende cura dei suoi pazienti”.
15 aprile 2020
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