Ecm. Schillaci: “Rischio assicurativo non di piccola portata. Invito colleghi a mettersi in regola”. E su convenzione Cogeaps-Agenas: “Si trovi insieme una soluzione al problema”

Ecm. Schillaci: “Rischio assicurativo non di piccola portata. Invito colleghi a mettersi in regola”. E su convenzione Cogeaps-Agenas: “Si trovi insieme una soluzione al problema”

Ecm. Schillaci: “Rischio assicurativo non di piccola portata. Invito colleghi a mettersi in regola”. E su convenzione Cogeaps-Agenas: “Si trovi insieme una soluzione al problema”
Quotidiano Sanità ha discusso di formazione e sistema ecm con il ministro della Salute Orazio Schillaci negli uffici di Lungotevere Ripa. “Bene la delibera 1/25, che sia ultima grande occasione per evitare conseguenze gravi, come sospensione dal lavoro” ha detto, ringraziando Federazioni e Ordini per aver fatto sempre corretta informazione. “Ora l’ecm deve rimanere credibile e di alto livello, andiamo verso corsi sempre più tagliati sul singolo”.

“Lo ribadisco, la formazione ECM è il metro che ci permette di assicurarci di avere di fronte un professionista preparato e che di conseguenza può anche evitare gli errori”, il ministro della Salute Orazio Schillaci è netto ai microfoni di Quotidiano Sanità, interpellato sul futuro della formazione continua in medicina.

Mancano pochi mesi alla conclusione del triennio ecm 2023-2025, segnato da due svolte fondamentali: il rischio assicurativo che si concretizza e l’arrivo della delibera 1/25 per il recupero dei trienni precedenti dalla Commissione nazionale per la formazione continua.

Dal 2026, come previsto dall’ articolo 38 bis del Decreto Legge n. 152 del 6 novembre 2021 e confermato dal decreto attuativo 232 del 2023, l’efficacia delle polizze assicurative è condizionata all’assolvimento in misura non inferiore al 70% dell’obbligo formativo individuale dell’ultimo triennio utile, in questo caso 2023-2025. Non è un rischio di piccola portata e potrebbe portare a conseguenze ancora maggiori – ha tenuto a ribadire il ministro, dopo aver ricordato la normativa – sono grato, da questo punto di vista, alle Federazioni e agli Ordini professionali per aver preso seriamente la necessità di informare i propri iscritti con chiarezza sulle normative vigenti e sui rischi che sono ad essa collegati”.

Ad oggi, un terzo dei professionisti sanitari non è in regola con il proprio obbligo ecm. “Questa cifra non è ancora sufficiente – ha commentato il ministro –. Vorrei ribadire a tutti i colleghi che non si trovano in regola con il triennio che la formazione è un dovere per tutti i professionisti della sanità e questo ovviamente garantisce un’assistenza di qualità ai pazienti”.

Il ministro si è espresso nettamente anche sulla mancata sottoscrizione della convenzione tra Cogeaps e Agenas, che al momento sta agitando i rappresentanti delle professioni. “Credo che sia importante, appena possibile, che il nuovo commissario Agenas Americo Cicchetti si veda con i rappresentanti delle professioni per trovare insieme una soluzione a questo problema nell’interesse sia dei professionisti che dei pazienti” ha chiarito, rispondendo alle richieste su un’azione diretta.

Soddisfatto invece, della delibera 1/25 della Commissione nazionale per la formazione continua che regolamento il recupero definitivo dei trienni ecm passati entro il 31 dicembre 2028. “La delibera era attesa da tempo ed è stata una decisione definitiva da parte della Commissione. Si tratta di una grandissima opportunità che suggerisco ai colleghi di non sprecare” ha detto Schillaci.

Non è una proroga o di una sanatoria, come a volte ho sentito dire – ha continuato -. È l’ultima grande occasione che viene data a chi ha aspettato tanto per mettersi in regola. Poi non ci saranno più scuse e bisogna tener conto che le conseguenze potrebbero arrivare fino alla sospensione dell’attività professionale”. Il ministro ha inoltre aggiunto che spera i colleghi utilizzino il recupero per “una formazione a 360 gradi che li farà anche sentire soddisfatti come professionisti”, ringraziando poi Federazioni e Ordini professionali per “il grande impegno nel trasmettere questo messaggio, recuperando anche chi si era allontanato”.

La delibera prevede anche una premialità per i professionisti già in regola con il passato, fino a 20 crediti bonus sul prossimo triennio 26-28. Il concetto di “premio” per i virtuosi ha soddisfatto Schillaci, che ha ricordato come sia “importante gratificare i professionisti che hanno sempre preso seriamente la propria formazione. Bisogna farlo perché questi colleghi hanno compreso che formarsi e aggiornarsi migliora il proprio lavoro e fa parte della nostra professione. Non è solo una necessità meramente burocratica”. Un piccolo passo in positivo, ma ha aggiunto: “Questo dei crediti è solamente uno dei modi di premiarli, ma credo che sia un riconoscimento che veramente andava fatto”.

Il triennio di “recupero” rappresenterà un ground zero per la formazione ecm, da cui si potrà partire per elevare la produzione. Per il ministro della Salute la formazione dovrà rimanere “credibile, di alto valore e standard qualitativo”. “Bisogna far diventare il sistema ecm veramente una risorsa fondamentale per tutti i professionisti della salute – ha concluso Schillaci – devono essere messi in condizione di poter investire in corsi di qualità e, soprattutto, adatti alle proprie esigenze”.

G.F.

G.F.

10 Ottobre 2025

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