Si è concluso venerdì 31 ottobre a Milano il XIV Congresso nazionale di FeDerSerD, “Prevenzione e cura delle dipendenze. Traguardi raggiunti e nuove prospettive di intervento e di ricerca”, che ha registrato un successo di partecipazione: 400 operatori del settore delle dipendenze, dei Servizi pubblici e del Terzo Settore, dei diversi profili professionali e provenienti da tutta Italia.
Tre giornate di approfondimento dedicate a tutte le principali aree tematiche in campo di prevenzione e cura delle dipendenze, con uno sguardo costante all’innovazione e alla personalizzazione degli interventi.
La relazione della presidente Roberta Balestra ha fatto il punto sulla situazione critica dei SerD, sull’importanza che questi rivestono nella rete socio-sanitaria territoriale, sugli investimenti da realizzare per raggiungere gli standard di personale ottimali individuati a livello nazionale. La presidente ha evidenziato che un incremento di 2.000 operatori consentirebbe di prendere in carico altri 40.000 soggetti e che ogni euro investito determinerebbe un risparmio di 4 euro sui costi sociosanitari annui (Rapporto OISED 2024).
Sempre Balestra ha illustrato l’importanza strategica del Fondo nazionale dipendenze previsto con la Legge di bilancio 2025, che ha messo a disposizione delle Regioni risorse consistenti e strutturali, specificatamente finalizzate a potenziare il personale dei SerD e gli interventi di prevenzione e cura erogati dal sistema integrato dei Servizi per le dipendenze (SerD e Terzo Settore accreditato).
La Presidente ha anche sottolineato l’impegno della Federazione per un continuo aggiornamento specialistico degli operatori delle dipendenze sia pubblici che privati; nel corso del congresso nazionale, tra i molti abstract arrivati, sono stati premiati due lavori scientifici prodotti da SerD impegnati nell’intervento terapeutico precoce di utenti under 26.
Prima di dare inizio alle sessioni scientifiche, è stato trasmesso il video messaggio di saluto del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Alfredo Mantovano, che ha riconosciuto l’importanza del lavoro degli operatori dei SerD, la complessità delle sfide da affrontare attraverso la collaborazione tra professionisti del settore ed istituzioni. Il Sottosegretario si è soffermato sulle maggiori risorse investite, sulle numerose aree tematiche attenzionate dal Dipartimento nazionale contro la droga e le altre dipendenze e sugli obiettivi della imminente VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, che si terrà a Roma il 7-8 novembre.
La relazione del Presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta ha offerto uno spaccato sui servizi per le dipendenze italiani, rielaborando i dati della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2025 e i dati dell’Osservatorio OISED 2024. È emersa la necessità di migliorare il sistema di valutazione e monitoraggio, superando le attuali incongruenze.
La tavola rotonda coordinata dal Direttore del Quotidiano Sanità Luciano Fassari ha visto un serrato confronto tra i protagonisti delle società scientifiche, del terzo settore accreditato, di AGENAS, della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
Durante il congresso è stato fatto il punto sulle terapie innovative disponibili per la dipendenza da oppioidi, sulle reali possibilità di accesso alle cure più appropriate nel contesto penitenziario, sui trattamenti più efficaci per il disturbo da uso di alcol, che rappresenta ancora oggi una sfida aperta per i servizi specialistici, stante i circa 18.000 decessi alcol-correlati stimati ogni anno.
Un focus importante è stato dedicato ai disturbi dei giovanissimi under 26, in particolare alle dipendenze tecnologiche e ai quadri di comorbilità psichiatrica, che richiedono un approccio interdisciplinare, servizi dedicati con équipe competenti, sedi accoglienti per superare i fattori che ostacolano il contatto precoce ed efficace.
È stato ribadito da tutti gli importanti relatori le potenzialità risolutive che può avere il trattamento in età adolescenziale quando viene effettuato tempestivamente.
In tema di tabagismo si è parlato del ruolo fondamentale dei farmaci e dei programmi personalizzati nella cura e nella prevenzione delle gravi complicanze internistiche (in Italia si stima che siano 90.000 l’anno i decessi attribuibili al fumo di tabacco, che rimane il maggiore fattore di rischio evitabile di morte prematura).
Massima attenzione anche alle novità in campo di prevenzione e di trattamento delle patologie infettive a trasmissione sessuale legate a comportamenti a rischio, spesso favoriti dall’assunzione di sostanze psicoattive legali ed illegali. Questi quadri clinici richiedono la stretta collaborazione dei SerD con gli specialisti ospedalieri di infettivologia, dei Centri per le malattie a trasmissione sessuale e le Associazioni di settore, anche per promuovere una più ampia diffusione delle terapie preventive PrEP e PEP in campo di HIV.
Le nuove sostanze psicoattive, con particolare riguardo all’aumento del consumo degli stimolanti, come la cocaina e il crack, hanno alimentato un confronto professionale sulle innovazioni diagnostiche di laboratorio e di allerta precoce, sugli interventi più efficaci di prevenzione, di riduzione del danno e sui trattamenti a disposizione dei SerD.
Il Congresso ha rappresentato un’importante occasione di analisi e di confronto con relatori esperti di diverse discipline, con l’obiettivo del miglioramento continuo delle competenze teoriche e pratiche dei professionisti, che sono chiamati quotidianamente a garantire attenzione e risposta alle esigenze sempre più complesse dei pazienti e dei familiari.
Le proposte conclusive saranno di stimolo per i prossimi importanti lavori della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze del 7-8 novembre a Roma.