Fisioterapisti in farmacia. Bortone (Aifi): “Al lavoro con i farmacisti per elaborare una proposta”

Fisioterapisti in farmacia. Bortone (Aifi): “Al lavoro con i farmacisti per elaborare una proposta”

Fisioterapisti in farmacia. Bortone (Aifi): “Al lavoro con i farmacisti per elaborare una proposta”
L'articolo 12 del ddl Omnibus è stato stralciato per evitare confusione tra figure professionali e, di conseguenza, tra competenze nazionali e regionali. Lo spiega Antonio Bortone, presidente dell’associazione dei fisioterapisti, che con Fofi, Federfarma e Ipasvi stanno elaborando in questi giorni un protocollo da proporre al ministero della Salute riguardo al decreto attuativo della legge 153 sui nuovi servizi in farmacia.

L'ipotesi di avere fisioterapisti e infermieri in farmacia, prevista dalla legge 153/09, non è tramontata. L'Aifi (Associazione italiana fisioterapisti), i collegi degli infermieri dell'Ipasvi, Fofi e Federfarma stanno elaborando proprio in questi giorni un protocollo da proporre al tavolo tecnico, costituito presso il ministero della Salute, come testo del decreto attuativo della legge 153, che prevede appunto infermieri e fisioterapisti in farmacia. A spiegarne le linee principali è Antonio Bortone, presidente dell'Aifi.
“L'articolo 12 del ddl Omnibus, che è stato stralciato nei giorni scorsi dalla commissione Affari sociali della Camera – precisa – è stato eliminato per evitare confusioni. Parlava infatti di massofisioterapisti, figura che è confluita da parecchi anni in quella del fisioterapista, e che è rimasta solo in alcune regioni dove si tengono dei corsi non riconosciuti per massofisioterapisti. Ma le professioni sanitarie sono di competenza universitaria e non regionale”. Per evitare dunque confusione si è deciso di eliminare questo articolo.
Nella bozza di decreto attuativo in lavorazione, anticipa Bortone, si pensa all'attività di fisioterapisti e infermieri a livello di assistenza convenzionata con il Servizio sanitario regionale. “Ora stiamo verificando – continua – la sostenibilità con il Ssr, e con i farmacisti anche quali prestazioni e servizi più convenienti per i cittadini offrire, anche nel caso non vi sia la copertura finanziaria”. E' prevista anche la possibilità che “le farmacie possano aprirsi a prestazioni private – aggiunge – ma questo è secondario”. La stesura del testo si era fermata dal momento che vi erano stati diversi ricordi al Tar contro il decreto. “Ma sappiamo che la maggior parte è stata rigettata – conclude Bortone –. Attendiamo comunque la conclusione di questi procedimenti giudiziali, per procedere. Il tavolo, di cui fanno parte tutte le componenti, è già attivo”.
 

01 Gennaio 2011

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