Fnomceo cerca soluzione all’accorpamento delle Province e quindi degli Ordini

Fnomceo cerca soluzione all’accorpamento delle Province e quindi degli Ordini

Fnomceo cerca soluzione all’accorpamento delle Province e quindi degli Ordini
Il Consiglio nazionale Fnomceo del 6 novembre ha inoltre detto un secco “no” alla Consulta Assembleare, individuata come una sorta di livello intermedio tra gli Ordini e la Federazione, mentre si è espresso a favore del mandato di 4 anni per i Consigli degli Ordini (oggi di 3 anni).

È stata una seduta impegnativa quella del Consiglio Nazionale della Fnomceo del 6 novembre a Roma. Molti, infatti, i temi sul tavolo del Consiglio che, riunito in seduta straordinaria, ha dato mandato al Comitato Centrale di lavorare sulla modifica del D.Lgs del Capo Provvisorio dello Stato 13 settembre 1946 n. 233 sugli Ordini professionali. In particolare, al Comitato Centrale è stato assegnato il mandato di individuare le soluzioni più idonee per gli Ordini, rispetto alla soppressione/accorpamento di alcune Province, nel rispetto delle specificità territoriali.

Ma non solo. Il Consiglio Nazionale ha pronunciato un “no” secco alla Consulta Assembleare, individuata come una sorta di livello intermedio tra gli Ordini con più di cinquemila iscritti e la Federazione. Nel testo del D.Lgs è stabilito un numero di 60 componenti la Consulta. In particolare, spiega una nota della Fnomceo, “il Consiglio Nazionale si è pronunciato per l’abolizione di questo organismo e ha quindi votato a favore della sfiducia al Presidente di Ordine se espressa da una maggioranza dei 2/3 dei componenti il Consiglio”.

Il Consiglio si è espresso invece a favore del mandato elettorale di quattro anni per i Consigli degli Ordini, che attualmente è di tre anni.

Con relazione e replica, a braccio, il presidente della Fnocmeo, Amedeo Bianco, ha spiegato, tra l’altro, che per quanto riguarda l’articolazione degli Ordini, la dimensione regionale sarebbe ottimale, ma, alla luce del provvedimento del Governo sulla riduzione del numero e sull’accorpamento di alcune Province, previsto dalla Spending Review, non si può perdere la dimensione provinciale, anche se ridisegnata, altrimenti il rischio potrebbe essere addirittura l’abolizione di 106 Ordini. “La dimensione provinciale – ha detto Bianco – è quella più aderente alla storia e alla territorialità”. Le modifiche alla legge 233 suggerite dal Comitato Centrale “sono sostanzialmente le stesse che avevamo preparato per la legge delega e che erano state votate dal Consiglio Nazionale, che produsse un documento ad hoc. Siamo rimasti coerenti a quelle linee guida”, ha precisato Bianco.
 

08 Novembre 2012

© Riproduzione riservata

Il Consiglio Nazionale dell’Enpaf approva il budget di previsione 2026
Il Consiglio Nazionale dell’Enpaf approva il budget di previsione 2026

Il Consiglio Nazionale dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti (Enpaf) ha approvato oggi il budget di previsione 2026, confermando la solidità economica e patrimoniale dell’Ente e inaugurando un nuovo...

Mandelli: “La farmacia è già il primo presidio di salute. Ora regole chiare, investimenti e una riforma che riconosca il ruolo del farmacista”. L’intervento al Consiglio nazionale della Fofi
Mandelli: “La farmacia è già il primo presidio di salute. Ora regole chiare, investimenti e una riforma che riconosca il ruolo del farmacista”. L’intervento al Consiglio nazionale della Fofi

Nel suo intervento al Consiglio nazionale della Fofi, il presidente Andrea Mandelli ha tracciato una fotografia nitida della professione e della farmacia italiana, impegnata in una trasformazione profonda che la...

Federsanità: “Rafforzare il dialogo con il mondo dell’informazione. Servono formazione e dialogo”
Federsanità: “Rafforzare il dialogo con il mondo dell’informazione. Servono formazione e dialogo”

Un Servizio sanitario nazionale in cui il ruolo del management è sostenuto da una forte motivazione personale e da un radicato senso del dovere, ma allo stesso tempo messo alla...

Anche l’assicuratore può essere citato nel processo penale a richiesta del medico imputato
Anche l’assicuratore può essere citato nel processo penale a richiesta del medico imputato

Ancora una pronuncia di costituzionalità in materia sanitaria, recentissima peraltro, visto che reca la data di ieri 25 novembre, questa volta con riferimento a un articolo del codice di procedura...