Ogni anno, il 25 settembre, si celebra la Giornata Mondiale del Farmacista. E ogni anno, la Federazione Internazionale dei Farmacisti (Fip) sceglie un tema per sottolineare l’importanza di questa professione. Il tema del 2025 è semplice ma potente: “Think Health, Think Pharmacist”.
Un messaggio che vuole essere più di uno slogan. È un invito, quasi un monito, a non dimenticare il ruolo centrale che i farmacisti svolgono ogni giorno — spesso in silenzio — per garantire la salute delle persone e il buon funzionamento dei nostri sistemi sanitari.
Negli anni, il ruolo del farmacista è cambiato profondamente. Non è più solo il professionista che consegna i medicinali, ma un vero punto di riferimento sanitario sul territorio. È la prima persona che molti incontrano quando stanno male, quella a cui si chiede consiglio prima ancora di andare dal medico.
Il farmacista oggi: aiuta a usare correttamente i farmaci; controlla che non ci siano interazioni pericolose; partecipa alle campagne vaccinali; promuove la prevenzione; combatte l’abuso di antibiotici; migliora la consapevolezza delle persone sulla propria salute. E tutto questo lo fa con competenza, ascolto e grande senso di responsabilità.
Purtroppo, però, in diversi paesi si fa ancora fatica a valorizzare davvero questa figura professionale. A volte, per risparmiare, si finisce per affidare compiti delicati a personale non qualificato. È una scelta che può sembrare “utile” nel breve periodo, ma che mette a rischio la sicurezza delle cure e la fiducia delle persone nel sistema sanitario.
Come ricorda la Fip, “una farmacia senza farmacista è un rischio per la salute”. Per questo, anche in tempi difficili, è fondamentale continuare a investire nei farmacisti, riconoscendone il valore reale all’interno della sanità pubblica.
Una delle grandi forze di questa professione è la prossimità. I farmacisti ci sono, nei grandi centri urbani come nei piccoli paesi. Conoscono le persone, ascoltano, consigliano. Sono presenti anche dove spesso mancano altri servizi sanitari. E lo fanno offrendo un’assistenza efficace, sicura e sostenibile. Insomma, i farmacisti non sono solo “parte della salute”. Sono uno dei pilastri della salute pubblica. Eppure, spesso se ne parla troppo poco.
La Giornata Mondiale del Farmacista è l’occasione giusta per cambiare prospettiva. Non solo per dire “grazie” a chi fa questo lavoro, ma anche per ricordare a politici e istituzioni che puntare sui farmacisti significa investire nel futuro della salute di tutti. La Fip, ogni anno, promuove una campagna internazionale per coinvolgere farmacisti, associazioni e cittadini. L’obiettivo? Far conoscere meglio questa professione e il suo impatto concreto sulla vita delle persone. Perché, davvero, “pensare alla salute” vuol dire anche “pensare al farmacista”.
In un’epoca in cui si parla tanto di sostenibilità, accessibilità e prevenzione, forse è arrivato il momento di riconoscere pienamente ciò che i farmacisti già fanno — e ciò che potrebbero fare ancora di più, se messi nelle condizioni giuste.