Infermieri schiacciati da mansioni delegabili. Opi Torino: “Il 25% del loro tempo tra vassoi e attività di supporto” 

Infermieri schiacciati da mansioni delegabili. Opi Torino: “Il 25% del loro tempo tra vassoi e attività di supporto” 

Infermieri schiacciati da mansioni delegabili. Opi Torino: “Il 25% del loro tempo tra vassoi e attività di supporto” 
L’Ordine cita uno studio pubblicato su Journal of Advanced Nursing e sul Journal of Patient Safety, da cui emerge che sulle spalle degli infermieri ricadono una buona parte delle attività che spetterebbero agli amministrativi o altro personale ausiliario. Bufalo: “Una situazione che non è più sostenibile. In Piemonte mancano almeno 6.000 infermieri, ma il 25% del tempo di quelli in servizio è speso in attività che nulla hanno a che fare con l’assistenza sanitaria”.

In Piemonte un quarto del tempo lavorativo degli infermieri nei reparti di area medica e chirurgica viene assorbito da attività che potrebbero essere delegate ad altre figure professionali. E’ quanto riferisce l’Ordine degli infermieri di Torino, che cita i dati di uno studio condotto dall’Università del capoluogo subalpino in cinque ospedali, pubblicato su “Journal of Advanced Nursing e sul Journal of Patient Safety”.

“Per la prima volta – dichiara l’Ordine in una nota – sono stati misurati in modo sistematico sia il tempo dedicato a compiti ‘delegabili’, sia i vissuti degli operatori, e il dato che emerge è netto: il 25% del turno di lavoro di un infermiere viene oggi dedicato a mansioni che comprendono cambio di presidi, rilevazione dei parametri, cura dell’igiene del paziente, gestione di telefonate, pratiche amministrative, trasporto pazienti, consegna di vassoi, e altre attività di supporto logistico. Si tratta di compiti che, secondo le indicazioni organizzative, dovrebbero essere affidati a operatori socio-sanitari (Oss), amministrativi o altro personale ausiliario, ma che nella realtà ricadono quotidianamente sulle spalle degli infermieri”.

“Secondo alcune ricerche internazionali – prosegue il comunicato – la quota di tempo dedicato ad attività non sanitarie da parte degli infermieri può arrivare addirittura al 70% nei contesti ospedalieri più critici. In Piemonte, il dato reale resta comunque strutturale, con un impatto stimato di oltre 5.000 operatori-equivalenti sottratti ogni giorno alle attività cliniche dirette agli assistiti”.

Alla ricerca hanno partecipato 236 infermieri distribuiti in 27 reparti di area medica e chirurgica in realtà pubbliche e private.

“Siamo di fronte – commenta Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e anche presidente del Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Piemonte – a una situazione che non è più sostenibile. In Piemonte mancano almeno 6.000 infermieri, ma il dato forse più preoccupante è che circa il 25% del tempo degli infermieri in servizio nel Ssr viene quotidianamente speso in attività che nulla hanno a che fare con l’assistenza sanitaria. È urgente ripensare i modelli organizzativi e assumersi la responsabilità collettiva di restituire agli infermieri il loro ruolo centrale nella cura”.

01 Agosto 2025

© Riproduzione riservata

Mandelli: “La farmacia è già il primo presidio di salute. Ora regole chiare, investimenti e una riforma che riconosca il ruolo del farmacista”. L’intervento al Consiglio nazionale della Fofi
Mandelli: “La farmacia è già il primo presidio di salute. Ora regole chiare, investimenti e una riforma che riconosca il ruolo del farmacista”. L’intervento al Consiglio nazionale della Fofi

Nel suo intervento al Consiglio nazionale della Fofi, il presidente Andrea Mandelli ha tracciato una fotografia nitida della professione e della farmacia italiana, impegnata in una trasformazione profonda che la...

Federsanità: “Rafforzare il dialogo con il mondo dell’informazione. Servono formazione e dialogo”
Federsanità: “Rafforzare il dialogo con il mondo dell’informazione. Servono formazione e dialogo”

Un Servizio sanitario nazionale in cui il ruolo del management è sostenuto da una forte motivazione personale e da un radicato senso del dovere, ma allo stesso tempo messo alla...

Anche l’assicuratore può essere citato nel processo penale a richiesta del medico imputato
Anche l’assicuratore può essere citato nel processo penale a richiesta del medico imputato

Ancora una pronuncia di costituzionalità in materia sanitaria, recentissima peraltro, visto che reca la data di ieri 25 novembre, questa volta con riferimento a un articolo del codice di procedura...

Arriva un modello operativo per la governance delle Dosi Unitarie Personalizzate
Arriva un modello operativo per la governance delle Dosi Unitarie Personalizzate

Si è svolta questa mattina, presso lo stand della Regione Toscana del Forum Risk Management di Arezzo, la sessione “La gestione delle Dosi Unitarie Personalizzate (DUP): organizzazione, sicurezza e prospettive”,...