Medicina di famiglia. Fimmg lancia appello a Mattarella: “Riconosca l’onore al merito di Maddalena Carta” 

Medicina di famiglia. Fimmg lancia appello a Mattarella: “Riconosca l’onore al merito di Maddalena Carta” 

Medicina di famiglia. Fimmg lancia appello a Mattarella: “Riconosca l’onore al merito di Maddalena Carta” 
Al congresso nazionale Fimmg di Villasimius ricordato Maddalena Carta, la giovane dottoressa di Dorgali morta per un malore legato al sovraccarico di lavoro. Consegnato alla famiglia il premio Mario Boni, simbolo di una professione vissuta con dedizione e sacrificio. Il segretario Scotti ha rivolto un appello al presidente Mattarella perché le venga riconosciuto l’onore al merito, come tributo al valore umano e professionale dei medici di famiglia italiani.

Una standing ovation e un appello al Capo dello Stato hanno aperto il congresso nazionale della Fimmg a Villasimius. Il ricordo di Maddalena Carta, medico di famiglia di Dorgali morta a 38 anni per un malore legato al sovraccarico di lavoro, ha commosso e unito la platea.

“Non ci fermeremo finché il Paese non riconoscerà il valore di un medico come Maddalena”, ha dichiarato il segretario Silvestro Scotti, consegnando ai familiari il premio Mario Boni conferito ai medici che si sono distinti per merito, coraggio, abnegazione e sacrificio nella propria attività.

Un premio accompagnato da un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Chiediamo da questo Congresso che sia riconosciuto l’onore al merito di Maddalena e con esso giunga il riconoscimento del valore psicosociosanitario di una categoria, quella dei medici di famiglia, che troppo spesso continuano a pagare a caro prezzo”, ha detto Scotti

Il riconoscimento è stato conferito alla dottoressa per “aver incarnato, fino all’ultimo istante, lo spirito più autentico della medicina generale. Si spegne con lei il faro che ha illuminato quella comunità intera che si era affidata a lei. Si spegne un faro perché aveva deciso di non risparmiarsi difronte ai fabbisogni di salute della popolazione in un territorio segnato da carenze drammatiche, con migliaia di cittadini senza medico di riferimento. Si spegne un faro nonostante fosse consapevole della propria condizione clinica, nonostante quel faro fosse consapevole di non aver risparmiato nulla in termini di intensità e resistenza”, si legge nelle motivazioni del premio.

“La sua scelta di non ridurre intensità, di non risparmiare energie, in un contesto in cui era di fatto l’unica presenza stabile per un bacino di circa 5.000 assistiti, chiarisce a tutti noi quanta purezza ci fosse in quella luce e caratterizza la levatura d’animo nobile e generoso con il quale aveva deciso di esercitare la professione. Il suo è il volto della medicina generale che si contrappone alla narrazione capziosa che vuole rappresentare il medico di famiglia come un fannullone. La scomparsa di Maddalena Carta ci interpella e ci impegna a proteggere chi cura, ma anche a continuare a lavorare senza sosta per restituire dignità e strumenti a chi regge la prima linea del sistema, affinché la medicina di famiglia sia sicura e attrattiva”, sottolineano i medici della Fimmg, che concludono: “Con questo riconoscimento, vogliamo onorare la sua vita e consegniamo alla comunità professionale il suo lascito: una medicina generale fatta di prossimità, fiducia e coraggio”.

06 Ottobre 2025

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