Personale sanitario. Fiaso all’Ue: “Senza persone, innovazione e autonomia gestionale non c’è futuro”

Personale sanitario. Fiaso all’Ue: “Senza persone, innovazione e autonomia gestionale non c’è futuro”

Personale sanitario. Fiaso all’Ue: “Senza persone, innovazione e autonomia gestionale non c’è futuro”
“Con l’intelligenza artificiale liberiamo tempo per i professionisti e investiamo sulle persone” ha detto Giovanni Migliore, presidente di Fiaso intervenuto in audizione alle Commissioni Sant ed Empl del Parlamento Europeo, dedicate al piano Ue per affrontare la crisi del personale sanitario.

“La forza lavoro sanitaria è la vera infrastruttura strategica dell’Europa. Investire in persone e innovazione non è un costo: è un moltiplicatore di valore sociale ed economico”. Con queste parole Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, è intervenuto in audizione alle Commissioni Sant ed Empl del Parlamento Europeo, dedicate al piano Ue per affrontare la crisi del personale sanitario.

Migliore ha lanciato un messaggio chiaro: occorre rendere più attrattive le carriere sanitarie. “Welfare aziendale, benefit, servizi per le famiglie ma anche strumenti di sistema: una piattaforma nazionale di mobilità interaziendale permetterebbe ai professionisti di spostarsi senza lasciare il servizio pubblico, rafforzando coesione e stabilità del personale”.

Fiaso ha ricordato che in Europa mancano oltre 1,2 milioni tra medici, infermieri e ostetriche e che l’Italia si trova in una situazione particolarmente critica, con un rapporto infermieri/medici pari a 1,5, ben al di sotto della media Ue (2,4). Più della metà dei medici italiani ha superato i 55 anni, e il 27% è già oltre i 65, la quota più alta in Europa.

Il presidente ha sottolineato i passi avanti fatti in Italia – dalla stabilizzazione dei precari alla legge contro le aggressioni – e la portata della nuova Legge Delega sulle professioni sanitarie, che introduce il cosiddetto ‘task shifting’ e un migliore equilibrio di competenze tra medici e infermieri.

Sul fronte dell’innovazione, Migliore ha puntato i riflettori sull’intelligenza artificiale: “Può liberare fino al 5% del tempo dei professionisti oggi assorbito da burocrazia e compiti ripetitivi, migliorando efficienza e qualità delle cure”. Per accompagnare la trasformazione, “Fiaso ha già avviato il primo Osservatorio sull’IA in sanità e la piattaforma di open innovation ‘NextH’ (Next Health), che mette in rete istituzioni, imprese e tecnologie”.

Al centro resta il ruolo del management: “Le direzioni aziendali devono avere più strumenti e autonomia per guidare il cambiamento, eliminando la rigidità organizzativa imposta da norme anacronistiche. Senza margini gestionali adeguati non è possibile valorizzare il capitale umano e far crescere l’innovazione”. Infine, l’appello del presidente Fiaso all’Europa: “Serve un piano europeo per la forza lavoro sanitaria, che investa su formazione, innovazione digitale e condizioni di lavoro attrattive. È il momento di agire: solo così renderemo le professioni sanitarie attrattive, sicure e sostenibili, garantendo ai cittadini un sistema universale, equo e intelligente”.

25 Settembre 2025

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