Asl Viterbo. Bilancio positivo per la terapia del dolore e cure palliative
Nel 2021 sono state 1.283 le prestazioni domiciliari in tutto il territorio della tuscia: oltre 882 prestazioni in più, pari a un aumento del 219,95% rispetto all’anno precedente, tra prime e seconde visite e interventi in telemedicina e teleconsulto
01 FEB - Nel 2021 la unità operativa di Terapia del dolore e cure palliative ha erogato 1.283 prestazioni domiciliari su tutto il territorio provinciale, tra prime e seconde visite, interventi in telemedicina e teleconsulto e altre prestazioni. Numeri importanti che testimoniano un considerevole incremento di attività rispetto all’anno precedente: oltre 882 prestazioni in più, pari a un aumento del 219,95 %.
L’unità operativa di Terapia del dolore e cure palliative, diretta da
Giovanni Siena, è una struttura finalizzata ad assicurare la diagnosi, la prevenzione, il trattamento e la cura di pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche o che necessitano di cure palliative attraverso sistemi organizzativi adeguati alle diverse necessità assistenziali. Il team della unità svolge attività ambulatoriale specialistica e di Centro aziendale per la prescrizione della cannabis terapeutica, attività di sala operatoria e attività domiciliare. I professionisti garantiscono sia l’applicazione di protocolli efficaci e validati a livello internazionale, sia la corretta informazione del paziente e del caregiver al processo terapeutico.
La rete di terapia del dolore e delle cure palliative, il cui centro di riferimento provinciale è operativo presso la struttura sanitaria di Montefiascone, negli anni ha messo in campo un sistema di prossimità attraverso gli ambulatori attivi negli ospedali di
Belcolle, Tarquinia, Civita Castellana ed Acquapendente e nelle case della salute di
Soriano nel Cimino e di Bagnoregio.
Il servizio è rivolto al paziente con dolore acuto e cronico, al paziente con dolore neoplastico e al paziente con bisogno di approccio terapeutico di tipo palliativo sia nel caso di patologie croniche che neoplastiche.
“La Regione Lazio, con il DCA 568/2015 – spiega Giovanni Siena – ha previsto la possibilità di erogare a domicilio prestazioni di terapia del dolore e cure palliative, determinando una serie di provvedimenti sulla base dei quali la nostra Asl ha costruito una rete, dei protocolli specifici e una equipe che svolge la sua attività sul territorio per quei pazienti che per qualsiasi motivo non possono recarsi in ospedale”.
La squadra, oltre al direttore di struttura, è composta dai medici Marco Morucci, Annette Huttner, Pasqualina Alongi, dalla coordinatrice infermieristica Paola Martini e dagli infermieri Maria Piacentini e Massimiliano Fumoso.
“I dati di attività relativi alle prestazioni domiciliari erogate nell’ultimo anno – conclude Giovanni Siena – acquisiscono particolare significato, soprattutto se inquadrati nell’attuale e perseverante contesto pandemico. Proprio lo scorso 11 novembre 2021, la Asl di Viterbo ha organizzato il convegno nazionale ‘La casa come primo luogo di cura’, voluto dal direttore generale
Daniela Donetti per mettere a confronto idee e nuovi modelli di cura, centrati sulla proattività, sulla prossimità e sulla prevenzione, dedicando un focus al domicilio e ai servizi sanitari a esso connessi per un cambio di passo che ci proiettasse nella sanità del futuro. Da questo punto di vista la nostra unità operativa, per vocazione, sta già applicando da tempo, potenziandolo costantemente, questo modello nel quale la casa e il domicilio del paziente diventano sempre più centrali, proprio come primo luogo di cura, anche privilegiando nuove forme di medicina proattiva, come la telemedicina e il teleconsulto”.
01 febbraio 2022
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lazio