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Civitavecchia, inaugurato il nuovo reparto di Medicina di Emergenza e Urgenza del San Paolo

L’unità operativa è composta da dieci posti letto e completa di tutte le attrezzature medicali di ultima generazione. A tagliare il nastro il presidente Rocca: “Sono impressionato dalle tempistiche brevi per realizzare questo reparto”, che ha parlato dell’ospedale come “un ambiente sano, coeso, dove emerge che c'è una grande attenzione alle persone. Ed è questo che fa anche la differenza da un punto di vista clinico.

05 APR - L’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, nell’ambito della riorganizzazione strutturale in atto, è stato dotato di un nuovo reparto di Medicina di Emergenza e Urgenza. L’unità operativa, inaugurata stamani dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dal sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco, dal direttore generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga e dal direttore del Dea, Beniamino Susi, è composta da dieci posti letto.

Sotto il profilo della strumentazione tecnologica, è completa di tutte le attrezzature medicali di ultima generazione. Una particolare attenzione è stata posta al comfort e all’umanizzazione degli spazi. Il soffitto è stato decorato con stampe che raffigurano il cielo. Le singole postazioni sono distinte con apposita segnaletica e dotate di portaoggetti a disposizione dei pazienti. Il sistema d’illuminazione, installato sul pavimento, permette risparmi energetici e crea un’atmosfera accogliente.

“Sono impressionato dalla presentazione fatta dalla direttrice generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga, circa le tempistiche brevi per realizzare questo reparto, ma soprattutto sono lieto di aver percepito questa coesione forte, senza la quale sarebbe stato impossibile raggiungere un risultato di tale livello. Ho percepito una grande passione tra tutti gli operatori sanitari dell'ospedale che, in tempi recenti, hanno letteralmente gettato il cuore oltre l'ostacolo”, ha dichiarato il presidente delle Regione Lazio Francesco Rocca.

“Questo è un ambiente sano, coeso, dove emerge che c'è una grande attenzione alle persone – ha aggiunto il Presidente - Ed è questo che fa anche la differenza da un punto di vista clinico. Sono particolarmente contento di essere lontano da Roma, perché nel Lazio ci sono tante eccellenze che dobbiamo sostenere, perché capaci di dare risposte al territorio, grazie anche alla collaborazione costante di amministrazioni come quella di Civitavecchia. La Regione accompagnerà sempre questa struttura. Complimenti per un buon modello di reparto che nasce, certamente, dalla capacità di questo dialogo tra le parti. Questa è la via da percorrere”.

Il nuovo reparto – ha commentato il direttore generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga – ci permette non solo di potenziare la capacità di accoglienza del San Paolo, ma anche di offrire un’assistenza più mirata e appropriata ai pazienti critici che si presentano al pronto soccorso. Nell’immediato l’unità operativa ospiterà i degenti ricoverati nella cosiddetta “piastra”, in modo da consentire l’avvio dei lavori di realizzazione di ulteriori sei posti di terapia intensiva e sei di sub intensiva”.

“Il mondo dell’emergenza-urgenza ha visto cambiamenti radicali in questi ultimi anni – ha spiegato il direttore del Dea, Beniamino Susi – evolvendo da un luogo di passaggio e spostamento, a luogo di diagnosi e cura. Con l’apertura del modulo si amplia la nostra capacità di risposta e di accoglienza, nell’ambito di un percorso di rafforzamento”.

Con l’apertura del modulo di medicina d’urgenza, con 10 posti letto, nell’ospedale San Paolo di Civitavecchia si realizza finalmente quanto previsto nel piano ospedaliero regionale e si completa un percorso che ha visto un rafforzamento dell’emergenza urgenza cittadina , prima con le 5 postazioni di Osservazione Breve Intensiva(OBI) utilizzate a partire dal dicembre 2019 e ora con questi 10 posti letto di degenza, che ampliano la nostra capacità di risposta e di accoglienza .

Le 10 postazioni previste nel modulo, 8 in open space (spazio aperto che consente un controllo a vista dei pazienti da parte del personale sanitario) e 2 postazioni singole per l’isolamento o per pazienti in fase terminale, sono tutte dotate di strumentazioni

Dal punto di vista strutturale – realizzativo, la realizzazione del nuovo modulo ingegnerizzato rappresenta una vera innovazione nel campo dell'edilizia sanitaria. Rispondente all'evoluzioni esigenziali del Nosocomio può essere riconvertito qualora ci sia la necessità di esercitare un cambio di destinazione non comportando alcuna modifica a livello strutturale ed impiantistico.

05 aprile 2023
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