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Lazio. Fimmg: “Nessun pericolo per la riorganizzazione delle cure primarie”

Smentito l'allarme dello Smi sulla mancata applicazione degli accordi condivisi il 13 maggio con il Comitato Regionale della medicina generale. “L'operazione di riorganizzazione non è facile ma utilizzare le difficoltà per strumentalizzarle a proprio favore, probabilmente in vista delle prossime elezioni Enpam, è scellerato", dice la Fimmg.

29 MAG - “Stupiscono alcune grida di altra sigla sindacale minoritaria in merito a supposti attentati della Regione Lazio alla remunerazione del medico o alla riorganizzazione delle UCP Semplici. Viene affermato che nella attuale riorganizzazione delle unità di cure primarie si starebbero ‘escludendo un numero considerevole di medici ed i propri assistiti", da che cosa non si capisce’. L'operazione di riorganizzare l'attività di circa 1800 medici non e' facile ma utilizzare le difficoltà, sia regionali che dei medici, per strumentalizzarle a proprio favore, probabilmente in vista delle prossime elezioni Enpam del 7 Giugno dove tutti i medici saranno al voto, questo sì, ci sembra scellerato, tanto più che la stessa sigla ha dichiarato e scritto (scripta manent), ai massimi livelli dirigenziali regionali di condividere il percorso di riorganizzazione”. E’ quanto si legge in una nota della Fimmg Lazio, che – pur non citandolo mai – replica così alle dichiarazioni rilasciate dallo Smi (Sindacato dei medici italiani) attraverso una nota diffusa ieri.

“La Regione in accordo con i partecipanti al comitato regionale - continua la Fimmg - ha inteso prioritariamente identificare i medici che vorranno volontariamente continuare a svolgere la loro attività di UCP nelle sedi aziendali, in seguito identificherà chi voglia proseguire in forma autonoma e successivamente ancora si valuterà la trasformazione complessiva”.

“Rassicuriamo tutti medici e cittadini - conclude la Fimmg Lazio - che non c’è alcun rischio per l’assistenza né per le retribuzioni di chi ora opera in unità semplici né per i cittadini”. La Fimmg sottolinea quindi che “entro la data del 31 dicembre, come da accordo regionale, tutti i sanitari coinvolti troveranno la giusta collocazione in base alle loro necessità tenendo anche conto della distribuzione oro geografica della popolazione assistita. Tutto il resto è solo una inutile strumentalizzazione, ma non si fa campagna elettorale spicciola sulla pelle dei colleghi, allarmando anche i cittadini”.

La Fimmg, per i medici iscritti e per i cittadini che volessero informazioni, ha istituito un servizio di consulenza facente capo alla casella di posta elettronica riorganizzazioneucp@fimmgroma.net, dove potranno ricevere tutti i chiarimenti e le rassicurazioni del caso.
 

29 maggio 2015
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