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Assistenza domiciliare. Approvato un nuovo decreto. Garanzia di continuità piani assistenziali e istituzione case manager nelle Asl

L’annuncio da parte dell’assessore alla Salute Alessio D’Amato, dopo le critiche ricevute da medici e cittadini alla prima versione della riforma. “Nel decreto non c’è alcuna riduzione di ore o di assistenza rispetto al passato, anzi investiamo nel prossimo triennio 55 milioni di euro in più per migliorare la qualità del servizio e la copertura”. Cancellato il riferimento all’assistenza per un orario massimo giornaliero di 9 ore. IL DECRETO

17 FEB - “E’ stato firmato oggi il nuovo decreto sull’Assistenza domiciliare integrata per l’alta complessità assistenziale. E’ stato costituito un tavolo tecnico con la presenza di tutte le Asl, le direzioni regionali competenti, nonché i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, delle organizzazioni sindacali, dell’ordine dei medici e delle professioni infermieristiche. Questo tavolo garantirà il supporto all’amministrazione regionale per monitorare la qualità dei servizi assistenziali erogati”. L’annuncio arriva dall’assessore alla Salute Alessio D’Amato, dopo le critiche ricevute da medici e cittadini alla prima versione della riforma e la decisione della Regione, dunque, di modificare il testo, come annunciato negli scorsi giorni.

“Il decreto - spiega D’Amato - stabilisce che le Asl continueranno, senza interruzioni, a mantenere i Piani assistenziali integrati (PAI) in essere alle medesime condizioni senza riduzione del trattamento assicurato. Devono essere garantite da parte dei soggetti erogatori accreditati la copertura delle visite specialistiche, dei dispositivi e la consegna a domicilio di ogni ulteriore presidio fornito dalla Asl. Per i nuovi pazienti, ad alta complessità, varranno le medesime modalità di assistenza garantite già agli attuali assistiti. Ogni Asl dovrà garantire la funzione di un ‘case manager’ per fornire un riferimento univoco ai caregiver e agli utenti”.

“Nel decreto - evidenzia l’assessore - non c’è alcuna riduzione di ore o di assistenza rispetto al passato, anzi investiamo nel prossimo triennio 55 milioni di euro in più per migliorare la qualità del servizio e la copertura”.

Nel nuovo decreto, fa infine sapere l’assessore, “è stato espunto, così come richiesto dalle associazioni degli utenti, l’ultimo capoverso del paragrafo 4 del DCA n°525 che aveva creato disorientamento” e che prevedeva l’assistenza domiciliare per un orario massimo giornaliero di 9 ore, con la prosecuzione dei pacchetti in essere eccedenti le 9 ore che sarebbero dovuti comunque concludersi entro la fase transitoria e comunque entro il 31 dicembre 2020.

Il nuovo decreto sarà ora pubblicato sul Bollettino ufficiale.

17 febbraio 2020
© Riproduzione riservata

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