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Ricette false per acquistare oppioidi. Dietro la truffa “due sorelle” di Velletri. Già a febbraio erano state denunciate da un farmacista di Roma

L’attività investigativa messa in atto dai Nas di Latina denominata “Sisters” è stata svolta in collaborazione con i militari di Velletri e Castelgandolfo e ha interessato numerose farmacie delle province di Roma e Latina dove due sorelle di Velletri acquistavano farmaci oppioidi utilizzando false ricette mediche validate con timbri sottratti a medici ignari. Già nel mese di febbraio un farmacista di Roma aveva denunciato le due indagate

10 LUG - I carabinieri del Nas di Latina, in collaborazione con i Comandi di Velletri e Castelgandolfo, hanno eseguito cinque perquisizioni nell'ambito di una inchiesta della procura del capoluogo pontino per ricette mediche false e detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa messa in atto dai Nas di Latina è stata denominata “Sisters” dal legame di parentela tra le due principali indagate (due sorelle di Velletri) e nasce da un’attività costante di verifiche sulla corretta dispensazione di farmaci presso le farmacie pontine.
 
Le due sorelle era già state indagate dai Carabinieri di Piazza Dante Roma. A far scattare l’allarme un farmacista di Piazza Vittorio al quale le indagate avevano presentato ricette contraffate con l'obiettivo di acquistare farmaci a base di cannabinoidi e morfina. Una manomissione che non era sfuggita al professionista che aveva immediatamente allertato il 112. Per le due sorelle era scattata la denuncia in stato di libertà per i reati di concorso di tentata truffa e falsità di materiale commessa da privati.
 
L’indagine condotta dai Nas di Latina ha evidenziato un eccessivo volume di prescrizioni del farmaco Depalgos, un analgesico oppioide il cui principio attivo è un composto di ossicodone (un agonista oppioide completo con azione simile alla morfina) e paracetamolo. Il blitz ha portato al sequestro di diverso materiale necessario agli indagati, in particolare alle due sorelle di Velletri, per preparare le ricette mediche false che, col tempo, avrebbero permesso l'acquisto di migliaia di compresse. Le indagini hanno inoltre consentito di ricostruire il sistematico “modus operandi” messo in atto dagli indagati, alcuni dei quali risultati già gravati da precedenti penali specifici mentre altri risultavano incensurati.

Gli indagati, si legge in una nota dei Nas, “si recavano nelle Farmacie delle province di Latina e di Roma per effettuare la spendita di ricette mediche false, compilate e firmate dagli stessi indagati”, con timbri sottratti precedentemente a medici ignari.
L’attività illecita ha procurato agli indagati, circa 3.700 compresse che, se rivedute nella “piazza di spaccio parallela”, ad un prezzo medio di circa 10,00/15,00 euro l’una, avrebbero fruttato un ricavo complessivo pari a circa 40mila euro.

Il Nas ha provveduto a sequestrare diverso materiale probatorio tra cui telefoni cellulari, false ricette mediche pronte ad essere utilizzate e alcune decine di compresse del farmaco destinato all’illecita cessione verso terzi.

10 luglio 2020
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