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Asl Roma 1. Sindacati verso lo stato di agitazione

Cisl Fp: “Abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere i lavoratori con ogni mezzo se non avremo risposta, siamo pronti a mettere in atto tutte le iniziative, a partire dall’indizione dello stato di agitazione e dall’avvio delle azioni legali”

28 LUG - Lavoratori della Asl Roma 1 verso lo stato di agitazione. La Cisl Fp denuncia l’assenza di corrette relazioni sindacali e scrive alla direzione generale dell’azienda per chiedere di definire subito le progressioni orizzontali (Peo), assegnazione dei bonus Covid e pagamento delle indennità finanziate con risorse aggiuntive regionali (Rar): “Sugli accordi già sottoscritti nessun passo avanti e Asl inadempiente”.
 
Al centro della protesta è prima di tutto l’accordo sugli avanzamenti di carriera 2019: “il personale dipendente dell’azienda, così come previsto dalla pubblicazione dei bandi per il riconoscimento delle progressioni orizzontali, dopo l’accordo di dicembre scorso ha presentato domanda a febbraio, ma dopo più di sei mesi non risulta ancora che l’amministrazione abbia dato seguito agli adempimenti per il riconoscimento economico che dovrà essere garantito con la mensilità di agosto”, spiega la struttura sindacale aziendale della Cisl in una nota.
“Nessun confronto è stato poi avviato nemmeno riguardo all’applicazione dell’accordo regionale dell’11 aprile 2020 riguardante l’attribuzione delle fasce A e B del cosiddetto premio covid – prosegue il sindacato nella nota alla direzione generale della Roma 1 – così come riguardo al pagamento previsto dall’accordo regionale del 12 giugno 2020, secondo il quale si sarebbe dovuto procedere al pagamento, entro il mese di luglio, delle indennità previste e contestualmente aprire la trattativa per destinare i residui delle somme finanziate dalle RAR e dall’art 1 c. 1 del DL 18/2020”.
 
“Come Cisl Fp abbiamo anche scritto alla Regione Lazio perché prenda immediatamente posizione sulle contrattazioni chiuse e mai realizzate – prosegue il sindacato – e allo stesso tempo affinché faccia segnare uno sforzo di responsabilità da parte delle direzioni aziendali in merito alle relazioni sindacali, mai cadute così in basso alla Asl Roma 1. Abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere i lavoratori con ogni mezzo – conclude il sindacato – se non avremo risposta, siamo pronti a mettere in atto tutte le iniziative, a partire dall’indizione dello stato di agitazione e dall’avvio delle azioni legali”.

28 luglio 2020
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