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Lazio. I Cinque Stelle entrano in Giunta. Ecco il programma della prima Regione Giallo-Rossa

A Roberta Lombardi sono affidate le deleghe alla Transizione Ecologica e a Valentina Corrado il Turismo, enti locali, sicurezza urbana e polizia locale. Novità anche per l’assessorato al Bilancio, affidato al vicepresidente Daniele Leodori dopo l’addio di Alessandra Sartore (nominata sottosegretario del Governo Draghi). Zingaretti: “Questa nuova unità rende la Regione Lazio più forte, perché più stabile e al lavoro su un piano programmatico condiviso”. IL DOCUMENTO

12 MAR - L’alleanza PD-M5S si concretizza nel Lazio, con l’ingresso di due assessore pentastellati nella Giunta guidata da Nicola Zingaretti. Si tratta di Roberta Lombardi, capogruppo in consiglio regionale del M5S, che acquisisce le deleghe alla Transizione Ecologica, e Valentina Corrado, che si occuperà del rilancio del settore turismo, di enti locali, sicurezza urbana e polizia locale.

Ma il rimpasto in Giunta va oltre, visto anche la recente nomina di Alessandra Sartore come sottosegretaria del nuovo Governo di Mario Draghi. A sostituirla al Bilancio, nel Lazio, sarà il vicepresidente Daniele Leodori, al quale andranno le deleghe al bilancio, al demanio e ai rapporti istituzionali.

Lascia la Giunta anche Giovanna Pugliese (Turismo e pari opportunità), che rimarrà però per la Regione “una risorsa straordinaria” (ha detto Zingaretti), occupandosi di cinema e audiovisivi.

Nella squadra anche la dottoressa Wanda D'Ercole, direttore generale della Regione, che sostituisce Andrea Tardiola, “che ha seguito dopo il terremoto di Amatrice dossier delicatissimi”, ha evidenziato il presidente Zingaretti.

Ad altri assessori vengono inoltre affidate nuove deroghe oltre a quelle per le quali sono già incaricati: a Claudio Di Berardino assegnata anche la delega al personale, ad Enrico Onorati quella alle opportunità, ad Alessandra Troncarelli la delega a beni comuni e Paolo Orneli, le deleghe all'Università e alla conoscenza.

“E' un riassetto generale della Giunta, che si rafforza per prossimi due anni”, ha detto Zingaretti, che ha voluto enfatizzare le ragioni di questo rimpasto. “Oggi nel Lazio si forma una nuova maggioranza per lavorare meglio ed essere più vicini ai problemi delle persone. Le identità restano, ma una diversità che si unisce per realizzare delle cose è una buona notizia”, ha sottolineato.

“Siamo convinti - ha detto Zingaretti nella conferenza stampa di presentazione dei nuovi assessori - che l'Italia, la nostra regione, la nostra comunità, ora abbia bisogno di affrontare alcune grandi emergenze. Anzitutto fermare la pandemia con misure di contenimento e correndo nella campagna vaccinale. Ma accanto agli aspetti sanitari c’è un altra grande urgenza: quella sociale e del lavoro. Abbiamo davanti la grande sfida, in un momento così delicato per l’italia, di ricostruire la fiducia. Per riuscirci dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo della nostra Regione, che è la seconda in Italia per Pil. Un modello fondato su sostenibilità ambientale, ecologica e sociale”.

“Credo - ha proseguito Zingaretti - che in questo momento le persone chiedano alla politica unità, onestà, dedizione, idee, impegno e umiltà, cioè la capacità di far coincidere le proprie idee con la voglia di risolvere i problemi delle persone”.

“Insieme - ha detto quindi il presidente con riferimento alla nuova Giunta che comprende da oggi il M5S - abbiamo avuto la passione e il coraggio di provare a realizzare questa unità attraverso la costruzione di una nuova maggioranza politica consiliare. La base è un programma di fine legislatura scritto e pensato da tutte le forze presenti in Consiglio, che rappresenta non solo la base per lavorare insieme ma rappresenterà anche la guida per gli indirizzi di quello che dovremmo fare per i prossimi 2 anni”.

“È un accordo alla luce del sole - ha precisato ancora Zingaretti -, dopo mesi di dura opposizione, ma anche di confronto nel merito dei contenuti. Si è realizzata una storia che ha coinvolto tutti gli 8 gruppi consiliari e che oggi, dando vita a una nuova maggioranza, cambiano sostanzialmente il quadro politico che si era determinato all’indomani del voto per le elezioni del presidente. L’esito di questa scelta è di una politica più credibile e un Lazio più forte, perché più stabile sulla base di contenuti comuni”.

“Dal 1995 ad oggi - ha evidenziato il presidente - mai la Regione Lazio aveva avuto per due volte consecutive la stessa figura come presidente. E per la prima volta due squadre si uniscono per lavorare per il bene comune della comunità. È il segno che la politica, se vuole, può avvicinarsi per risolvere problemi persone”.

 
 
 

12 marzo 2021
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