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I DSA tra normativa e clinica

di Lauro Mengheri

26 SET -

Gentile Direttore,
l’8/10/2010 nasce la Legge 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” che riconosce e definisce la dislessia, disgrafia, disortografia e la discalculia (i DSA appunto).

I DSA, rientrano nei Disturbi del Neurosviluppo e si presentano piuttosto frequentemente in concomitanza con uno o più disturbi del neurosviluppo come ad esempio il Disturbo del linguaggio o il Disturbo da deficit di attenzione con o senza iperattività (ADHD).

L’intelligenza di questi studenti è almeno in norma infatti, se messi in condizione di lavorare (fare i compiti e le verifiche) nei modi previsti dalle Linee Guida, possono proseguire gli studi laureandosi senza grandi problemi seppur faticando di più rispetto ai coetanei senza DSA e/o ADHD.  

Negli ultimi 15 anni la Scuola è stata “investita” da una “bordata” normativa. Molte sono le normative in materia di DSA e più in generale sui Disturbi del neurosviluppo ma, nello specifico, 3 valgono la pena di essere citate: la Legge 170/2010, il suo decreto attuativo 5669 del 2011 e la Direttiva Ministeriale sui Bisogni Educativi Speciali (BES) del 2012. Quest’ultime premono molto sul Piano Didattico Personalizzato, cioè una personalizzazione tanto della didattica quanto della valutazione.

A 12 anni dall’uscita della 170 si sente sempre parlare di “moda dei DSA” o “boom di DSA”, si sentono frasi “se si impegna di più può farcela”, “è troppo agitato, deve stare più fermo”. Colgo l’occasione per dire che gli studenti con diagnosi di ADHD e/o DSA spesso si impegnano tantissimo, frequentano doposcuola, fanno riabilitazione clinica. Senza nulla togliere all’impegnativo e poco remunerato lavoro dei docenti, questi studenti non vogliono agevolazioni o pietosismi, ma desiderano con tutto il cuore il successo scolastico e il rispetto dei loro diritti.

Questa gran quantità di norme potrebbe creare vincoli e poca libertà di scelta al mondo Istruzione; tuttavia, lo scopo di queste norme è mettere allo stesso tavolo la Scuola, la Famiglia e il mondo dei Clinici (Psicologi, Logopedisti e NPI).

Le stime ci dicono che gli studenti con DSA in Italia sono circa 350.000 e gli ultimi dati statistici disponibili dell’anno scolastico 2018/2019 del MI riferiscono che le certificazioni depositate di DSA sono 298.114. Mancano ancora circa 50.000 certificazioni all’appello che arriveranno piuttosto velocemente.

Il cambiamento culturale è cominciato, ci sono volute Leggi, Direttive, Circolari, Note e Conferenze Stato-Regioni.

L’auspicio è che in un prossimo futuro i diritti degli studenti vengano rispettati senza bisogno di normativa.

Lauro Mengheri

Psicologo clinico e psicoterapeuta
Responsabile Studio Verbavoglio di Livorno



26 settembre 2022
© Riproduzione riservata

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