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Ictus e sessualità

di Gabriella Casu e Christian Parone

31 OTT -

Gentile Direttore,
il 29 ottobre si è celebrata la giornata mondiale dell'ictus, occasione per sostenere azioni essenziali per migliorare la prevenzione dell'ictus, l'accesso al trattamento in acuto e il supporto per sopravvissuti e caregiver. Sulla scia del tema di un’altra giornata mondiale, quella della terapia occupazionale svoltasi lo scorso 27 ottobre, “Opportunità + Scelta = Giustizia”, che ha evidenziato come lo scopo del terapista occupazionale sia permettere alla persona assistita di poter partecipare alle occupazioni, le attività significative, ri-acquisendo autostima e il proprio ruolo nella società e in famiglia, si è pensato quanto nella pratica quotidiana la persona assistita ha davvero possibilità di scelta e di espressione di ciò che vuole realmente, quanto si tace per vergogna imbarazzo o poca consapevolezza, quanto il concetto stesso di riabilitazione, per una persona che ha subito uno stroke, sia legato alla ripresa dell’attività motoria (“l’importante è riuscire a camminare”), al tempo a disposizione dei professionisti, al numero di professionisti, alla possibilità di esprimere un bisogno, all’alleanza che si crea tra paziente e operatore, alla capacità di comunicare con la famiglia e il team.

Poche persone con ictus hanno l'opportunità di affrontare la sessualità durante la loro riabilitazione. Falsi miti alludono al fatto che chi ha avuto un ictus non possa più avere una vita sessuale perché aumenterebbe fortemente il rischio di un secondo episodio. L’attività sessuale non è inserita nelle schede che misurano le attività di base della vita quotidiana (ADL), o in quelle in cui si determina il grado di dipendenza da terzi. È spesso esclusa dai colloqui, dalle liste degli interessi. Eppure, è fondamentale per il nostro senso di sé. I sentimenti e le azioni sessuali possono coprire una gamma di espressioni. Tenersi per mano, flirtare, toccare, baciare, masturbarsi e avere rapporti sessuali sono solo alcuni dei modi in cui la sessualità può essere espressa.

L'ictus è raramente una causa diretta di disfunzione sessuale ma i suoi esiti possono contribuire ai cambiamenti sessuali. Può portare a molteplici difficoltà legate alla sessualità, sia per la sede e/o la gravità della lesione cerebrale, sia in relazione alle conseguenze dell'evento.

Una recente revisione sistematica ha mostrato che gli interventi di riabilitazione sessuale post-ictus potrebbero migliorare significativamente il funzionamento sessuale e la soddisfazione sessuale degli individui (Auger, 2020).

Nell’ICF è esplicitato che quando le persone interagiscono con il mondo che le circonda, i fattori ambientali possono abilitare o limitare la partecipazione alle attività e possono presentare barriere o supporti e facilitatori per l'erogazione dei servizi. Considerando i vari fattori che influenzano la sessualità, viene raccomandato un approccio interdisciplinare alla riabilitazione sessuale (Elliot, 2017; Moreno, 2017). Occorre creare un ambiente che permetta alla persona assistita di sentirsi a proprio agio nellÂ’esprimere le proprie sensazioni, i propri dubbi, i propri timori e a riconoscere i cambiamenti che l’ictus ha portato nel proprio corpo, a livello fisico emotivo e comportamentale.

Per facilitare questo riconoscimento, prendendo spunti da studi e materiale internazionale, è stata creata una brochure introduttiva, non esaustiva, destinata alle persone con esiti di ictus e ai loro familiari, perché possano meglio comprendere come affrontare anche questo aspetto, del quale possono discutere con il membro del team con cui sono maggiormente a proprio agio, sia esso il terapista occupazionale o un altro operatore utile a indicare il professionista più indicato.

Si ritiene infatti che queste giornate celebrative, sempre più numerose, devono essere occasione di riflessione, di consapevolezza, di difesa dei diritti, di confronto, di scambio.

Gabriella Casu

Referente Sezione AITO Sardegna

Christian Parone
Presidente AITO

Note bibliografiche:
Auger L-P, Grondin M, Aubertin M, Marois A, Filiatrault J, Rochette A. interventions used by allied health professionals in sexual rehabilitation after stroke: a systematic review. Top Stroke Rehabil. (2020)

Elliott S, Hocaloski S, Carlson M. A Multidisciplinary approach to sexual and fertility rehabilitation: the sexual rehabilitation framework. (2017)

Guo M, Bosnyak S, Bontempo T, Enns A, Fourie C, Ismail F, Lo A. Let's Talk About Sex! - Improving sexual health for patients in stroke rehabilitation. BMJ Qual Improv Rep. (2015) Nov 19;4



31 ottobre 2022
© Riproduzione riservata

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