Emergenza-urgenza. Medici convenzionati del 118 dovrebbero passare alla Dirigenza del Ssn

Emergenza-urgenza. Medici convenzionati del 118 dovrebbero passare alla Dirigenza del Ssn

Emergenza-urgenza. Medici convenzionati del 118 dovrebbero passare alla Dirigenza del Ssn

Gentile direttore,
la vocazione del Sindacato Medici Italiani (Smi) sul terreno dell’Emergenza-Urgenza data vari lustri. La sua nascita ha però avuto un suo vizio di fondo che ancora oggi ne costituisce il nodo  alla base della sua fragilità: il collocamento dell’Emergenza Sanitaria Territoriale nell’ambito della Medicina Generale, perché la figura specialistica, in Italia, solo da poco si è affermata.
 
La Legge la 229 del '99 (di riordino della Sanità Nazionale) collegata all’allora impianto contrattuale dell’ACN, dava possibilità di passare a Dirigenza, previa Concorsi regionali, quanti avessero maturato un iter lavorativo-formativo (almeno quinquennale) in quel settore. Varie Regioni hanno attinto a quello strumento che nelle intenzioni  doveva “chiuderne” il fabbisogno di personale  e quindi esaurirne il circuito di reclutamento per quel settore. Tanto che la stessa 229/99, all’art 8 comma bis ha poi cessato i suoi effetti e validità giuridica, non potendo essere poi riproducibile.

Quello che è poi successo, è storia degli ultimi 10 anni. I fabbisogni di questo personale delle Aziende e Regioni sul terreno dell’EST è continuato, ma sempre soddisfatto attraverso l’attingere a contratti a tempo determinato, non avendo assoluta cura e voglia di ricercare una dimensione – vedi rinnovi degli ACN, ma anche provvedimenti legislativi più recenti come il DPCM  sul precariato e la stessa Legge di stabilità 2015 per il 2016 – in grado di rendere giustizia e raccordarsi a queste criticità.

Quello che SMI Toscana incessantemente ha prodotto sul terreno sindacale è stata un’azione nazionale e regionale all’insegna di una continua sensibilizzazione presso le Istituzioni competenti fino alla protesta, per l’ottenimento della stabilizzazione del 118 Convenzionato – unico sindacato a scendere in piazza con la manifestazione del 4 Dicembre 2014 a Firenze – per tale obiettivo. L’assordante silenzio delle Regioni e l’insensibilità di una buona parte del mondo sindacale ha ostacolato – al di là dei calcoli di bottega e degli impegni di spesa (modestissimi) – questo processo di stabilizzazione.  Quello che la Politica deve comprendere oggi è che – essendo direttamente responsabile di aver prodotto una generazione di precari anche nel sistema 118 – le resta  di bonificare, una volta per tutte, questo settore e poi ripartire con canali di arruolamento secondo le normative vigenti.   

La nascita di ConVEMed 118 in tale contesto, esprime  legittimamente un'ulteriore istanza a favore del passaggio a dirigenza di quella quota-parte di questo settore zavorrata a rapporti di lavoro obsoleti e precariamente incompatibili -in quanto in Convenzione-  con la mission  propria di un Dipartimento di Emergenza-Urgenza a vocazione ospedaliera e Dirigenziale. Senza contare la sperequazione all’interno delle stesse UOC di Centrale Operativa dove Dirigenti 118 e Convenzionati precari e non,  svolgendo lo stesso lavoro e con analoghe responsabilità, hanno però trattamenti economici, tutele e progressioni di carriere completamente distinte.

Lo SMI richiede pertanto alla Conferenza Stato-Regioni di accogliere l’istanza fondamentale del passaggio a Dirigenza e di stabilizzazione del settore Est Convenzionato. Dà a ConVEMed 118 il pieno sostegno, auspicandone una piena sinergia e collaborazione strategica, iniziando dalla richiesta di inserimento nell’atto di indirizzo del Comitato di settore per il rinnovo dell’ACN, delle attuali criticità dei Medici Convenzionati 118. E lavorando fianco a fianco sul terreno delle politiche regionali per l’ottenimento del passaggio a Dirigenza di tuti i Medici convenzionati 118 in Italia.

Dott. Raffaele Gaudio
Segretario regionale SMI Toscana

Raffaele Gaudio (Smi Toscana)

11 Maggio 2016

© Riproduzione riservata

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Disavanzi regionali della sanità: un “profondo rosso” in cui è cambiata la natura del problema 
Disavanzi regionali della sanità: un “profondo rosso” in cui è cambiata la natura del problema 

Gentile Direttore, negli ultimi anni il disavanzo sanitario regionale, come ricostruito pochi giorni fa qui su Qs che ha parlato di “profondo rosso” (a proposito, complimenti per la nuova veste...

Pronto Soccorso, il grido dei medici: “Così la sanità pubblica ci sta uccidendo”
Pronto Soccorso, il grido dei medici: “Così la sanità pubblica ci sta uccidendo”

Gentile Direttore,  che cosa ha indotto lo scrittore Tiziano Scarpa a definire il libro “La giusta distanza dal male”di Giorgia Protti, giovane medica al suo primo incarico in Pronto Soccorso...

Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano
Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano

Gentile Direttore, in Italia, 24 milioni di persone convivono con almeno una patologia cronica. Un numero che non rappresenta più un semplice dato epidemiologico, ma il segno tangibile di una...