Infermieri, noi, primi soldati sacrificabili

Infermieri, noi, primi soldati sacrificabili

Infermieri, noi, primi soldati sacrificabili

Gentile Direttore,
noi infermieri, primi soldati sacrificabili, mandati a combattere in prima linea per difendere il bene primario più prezioso, “La Salute di tutti”. Ora i ringraziamenti si sprecano, anche se all’inizio dell’epidemia siamo stati intimati di dover fare la nostra parte, come se non conoscessimo quale sia il nostro dovere professionale.
 
Come soldati in prima linea combattiamo contro un nemico invisibile a cui nessuno era preparato, capace di causare enormi sofferenze fisiche e psichiche, a cui nemmeno noi infermieri siamo immuni. Combattiamo da sempre e da soli contro l’avidità dei politici che nel corso degli anni hanno spolpato e distrutto il Sistema Sanitario Nazionale, sottovalutando anche il nostro prezioso lavoro.
 
Combattiamo contro la banalità e la superficialità veicolate da fashion blogger tanto seguiti dai giovanissimi ma alquanto diseducative e prive di veri valori etici e morali. Combattiamo contro un sistema in grado di ricoprire con montagne di soldi chi tira calci ad un pallone, tanto idolatrati dalla massa comune ma che certamente non sono in grado di curare; noi infermieri, invece, mandati a combattere con le armi spuntate.
 
Ora veniamo riscoperti come angeli, eroi, salvatori ma quando tutto sarà finito ritorneremo nel nulla o sulle pagine della cronaca nera, mentre chi dovrà ricordarsi di noi, del nostro impegno, del nostro dono per la salute si dimenticherà molto presto, si, perché i politici hanno la memoria corta, troppo corta e ripeteranno gli stessi errori del passato.
 
Ringraziamo i dottori per la scienza che hanno nella loro testa ma sono poi le nostre mani a renderla atto di cura reale verso tutti i cittadini bisognosi di assistenza sanitaria.
 
Grazie per gli elogi di questi giorni, ma non dimenticateci domani. Ma più che ringraziare, sarebbe meglio che si iniziasse ad ammettere una sana vergogna per i comportamenti adottati prima dell’epidemia che hanno ridotto al collasso il sistema sanitario pubblico. Noi siamo Infermieri e voi siete nelle nostre mani

Silvano Pagani
Infermiere Coordinatore
Presidente Coordinamento Nazionale Caposala Regione Lombardia

Silvano Pagani

19 Marzo 2020

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