Lavoro e maternità. L’Italia inizia finalmente a farsene carico

Lavoro e maternità. L’Italia inizia finalmente a farsene carico

Lavoro e maternità. L’Italia inizia finalmente a farsene carico

Gentile Direttore,
la donna, oggi ancor più di ieri, occupa nella società un ruolo fondamentale. È quasi sempre la principale responsabile della conduzione familiare e della crescita dei figli ma è anche inserita in un percorso di sviluppo sociale che la vede in primo piano nel mondo del lavoro. Purtroppo però in molti Paesi, non ultimo l'Italia, portare avanti la gravidanza e interessarsi della gestione di una casa, di una famiglia, diventa una discriminante importante per la donna.


 


E questo in controtendenza con le stime dell'OCSE le quali ci ricordano che il 62% della crescita dell’occupazione in Europa prima della crisi era dovuto ad una maggiore partecipazione della donna alla forza lavoro.

Inoltre si è visto da un recente studio dell’OCSE che se si dimezzasse il divario di genere si potrebbe ipotizzare di ottenere nel 2030 un PIL del 6%.
Appare chiaro, quindi, che il lavoro femminile è fondamentale, oltre che per rispondere alla cosiddetta parità di genere, anche per l’economia di un Paese.


 


Numerosi studi dimostrano che la donna abbandona il mondo del lavoro più facilmente, se costretta per motivi di economia domestica (assistenza ai figli, gravidanza etc) o per riduzioni del salario; e comunque troppo spesso è penalizzata nella progressione di carriera rispetto agli uomini.

Per questo negli anni la legislazione è intervenuta con varie normative per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia. Le novità più interessanti sono introdotte proprio recentemente con il job act: ad esempio compaiono nuove flessibilità di utilizzo del congedo obbligatorio di maternità con l’introduzione della possibilità di godimento dei giorni che venivano persi per anticipo del parto rispetto alla data presunta. Inoltre la donna in congedo obbligatorio può chiedere il reintegro al lavoro (se le sue condizioni di salute lo permettano) durante il ricovero del neonato.
 
Si aprono i godimenti del congedo parentale e della possibilità di fruirne anche per i lavoratori autonomi . Si introduce la possibilità del telelavoro (ove possibile) e per la prima volta compare il congedo per violenza di genere con percorsi dedicati, con possibilità di tre mesi di congedo (ovviamente la violenza di genere deve essere debitamente accertata) e la possibilità di convertire il proprio contratto da tempo pieno a quello parziale con reversibilità di questo su richiesta della vittima di violenza.

E’ evidente come nel tempo l’Italia si stia sempre più sensibilizzando a tali situazioni. Il mio auspicio, da donna e da lavoratrice, è che si prosegua su questa strada.
 
Filippina Ciaburri
Segreteria Regionale Anaao Assomed Campania
Dirigente medico presso Aorn Cardarelli di Napoli 

Filippina Ciaburri (Anaao Campania)

17 Ottobre 2016

© Riproduzione riservata

Una nuova Governance, forte e competente e non “pannicelli caldi” servono per rilanciare il Ssn
Una nuova Governance, forte e competente e non “pannicelli caldi” servono per rilanciare il Ssn

Gentile Direttore, è già da diverso tempo che denunciamo con forza lo stato di crisi in cui versa il SSN. Una crisi che si traduce nell' impossibilità per i cittadini ...

Togliere il doppio segreto al test HIV e garantire Prep gratuita in tutte le Asl
Togliere il doppio segreto al test HIV e garantire Prep gratuita in tutte le Asl

Gentile Direttore, quali soluzioni possiamo proporre per risolvere i problemi emersi dall’ultima analisi di dati pubblicati sull’HIV dall’ISS relativi al 2024? L’ISS mostra un quadro epidemiologico dell’HIV in Italia caratterizzato...

Disavanzi regionali della sanità: un “profondo rosso” in cui è cambiata la natura del problema 
Disavanzi regionali della sanità: un “profondo rosso” in cui è cambiata la natura del problema 

Gentile Direttore, negli ultimi anni il disavanzo sanitario regionale, come ricostruito pochi giorni fa qui su Qs che ha parlato di “profondo rosso” (a proposito, complimenti per la nuova veste...

Pronto Soccorso, il grido dei medici: “Così la sanità pubblica ci sta uccidendo”
Pronto Soccorso, il grido dei medici: “Così la sanità pubblica ci sta uccidendo”

Gentile Direttore,  che cosa ha indotto lo scrittore Tiziano Scarpa a definire il libro “La giusta distanza dal male”di Giorgia Protti, giovane medica al suo primo incarico in Pronto Soccorso...