Se rinasco faccio il dirigente Rai!

Se rinasco faccio il dirigente Rai!

Se rinasco faccio il dirigente Rai!

Gentile Direttore,
l'atmosfera di questi caldi giorni d'estate è rinfrescata da alcune notizie da brividi. I siti dei giornali on line ci informano che gli stipendi RAI (dirigenti e contratti ad autori e star) costano più di un  miliardo di euro: il 62 per cento del canone che stiamo giusto pagando adesso. Evidentemente avevano ragione gli antichi Romani: al popolo "panem et circenses". 
 
La salute non importa. E ancor meno importa degli operatori che questa salute dovrebbero adoperarsi per mantenerla (a se e agli altri).
 
Spiccioli per il rinnovo dei contratti fermi da anni (con buona pace della Corte Costituzionale) e richieste (indecenti) di deroghe sui riposi. Al grido di “siringhe uguali per tutti” accorpamenti "monstre" di aziende sanitarie che diventano elefanti ingestibili (10 mesi e solleciti tendenti all’infinito per la sostituzione del manico di un aspiratore chirurgico), carriere falcidiate da "superprimari" a "scavalco" di strutture sparse in 4 o 5 ospedali che si prendono onori e lasciano gli oneri agli altri che ogni giorno tirano la carretta tra mille difficoltà, pastoie burocratiche e denunce dietro l'angolo. E poi ci si meraviglia che non si trovi nessun giovane medico disposto a lavorare in Pronto Soccorso, a Lucca, meravigliosa città della civilissima e avanzatissima Regione Toscana: "mala tempora currunt"…
 
Per cui rallegriamoci e rinfreschiamoci – da workaholici malati di lavoro – magari leggendo sotto l’ombrellone non dell’ultima conquista della velina di turno ma il report dei turni di guardia, delle ore in più regalate e di quelle straordinarie in pronta disponibilità effettuate nell’ultimo trimestre dai medici di una grande azienda ospedaliero universitaria.
 
E scopriamo che in questi tre mesi una ventina di colleghi fanno più di 5 turni di notte al mese (qualcuno arriva quasi a 7!), 86 regalano una settimana di lavoro in più (40 ore), che tutti ne regalano mezza (media ore in più per dirigente: circa 20) e 13 colleghi vengono chiamati in reperibilità con ritmi da forsennati per alcune attività di trapianto (1 notte ogni 3). Tutti ospedalieri perché degli universitari nulla è dato sapere.
 
E adesso, per farci altre quattro risate pensiamo a come nella stessa azienda hanno brillantemente risolto il problema del precariato (contratto a medico in pensione che lavora gratis) e al  "caporalato" a 12 euro lordi l'ora per un turno di guardia in cardiochirurgia all'Azienda Ospedaliera di Parma: "Cura e scienza a servizio dell'uomo" – come recita il suo sito – sfruttando il lavoro dell'uomo (aggiungo io).
Termini di paragone: 1 ora di un idraulico da 25 a 35 euro – 1 ora meccanico officina moto  35 euro  – 1 ora meccanico specializzato auto 52 euro.
 
Forse è meglio tornare al cruciverba della “Settimana Enigmistica”, 36 orizzontale:  “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”  
20 lettere: chissà cos’è, questa è proprio difficile… o no?
 
Se rinasco faccio il Dirigente RAI. O forse dovrei volare più basso e accontentarmi di fare l'idraulico: tanto si tratta sempre di tubi e valvole…….
 
Gerardo Anastasio
Cardiochirurgo Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana
Segretario Aziendale e componente Direzione Nazionale Anaao Assomed

Gerardo Anastasio (Anaao)

29 Luglio 2016

© Riproduzione riservata

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Disavanzi regionali della sanità: un “profondo rosso” in cui è cambiata la natura del problema 
Disavanzi regionali della sanità: un “profondo rosso” in cui è cambiata la natura del problema 

Gentile Direttore, negli ultimi anni il disavanzo sanitario regionale, come ricostruito pochi giorni fa qui su Qs che ha parlato di “profondo rosso” (a proposito, complimenti per la nuova veste...

Pronto Soccorso, il grido dei medici: “Così la sanità pubblica ci sta uccidendo”
Pronto Soccorso, il grido dei medici: “Così la sanità pubblica ci sta uccidendo”

Gentile Direttore,  che cosa ha indotto lo scrittore Tiziano Scarpa a definire il libro “La giusta distanza dal male”di Giorgia Protti, giovane medica al suo primo incarico in Pronto Soccorso...

Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano
Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano

Gentile Direttore, in Italia, 24 milioni di persone convivono con almeno una patologia cronica. Un numero che non rappresenta più un semplice dato epidemiologico, ma il segno tangibile di una...