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Liste d’attesa. Dal 1 maggio ambulatori aperti la sera, nei pomeriggi prefestivi e nei festivi

Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale che avvia una sperimentazione di 12 mesi. Si parte con le prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature. Nulla cambia per i cittadini che dovranno pagare soltanto il ticket, se dovuto. Moratti: “Misura che rientra nel più ampio progetto di riduzione delle liste d’attesa”.

12 APR -

Dal prossimo 1° maggio tutte le Aziende Sanitarie pubbliche (ASST/IRCCS) della Lombardia dovranno garantire prestazioni anche nella fasce serale (dalle 20 alle 24) dal lunedì al venerdì, nei pomeriggi dei giorni prefestivi e nei giorni festivi. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente Letizia Moratti che avvia una sperimentazione di 12 mesi.
 
Si parte, spiega la Regione in una nota, dalle prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature (tac, risonanza magnetica, mammografia).  Nulla cambia per i cittadini che dovranno pagare soltanto il ticket, se dovuto.

“Anche questo importante provvedimento - dichiara la vicepresidente Letizia Moratti - rientra nel più ampio progetto di riduzione delle liste d'attesa, fortemente voluto da Regione Lombardia”.

La fase sperimentale di 12 mesi, per Moratti, “potrà certamente estendersi, così come estenderemo la tipologia di prestazioni erogate dalle Aziende Sanitarie”.

In una nota diramata successivamente, la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia precisa, comunque, che "il provvedimento dà ampia libertà alle singole Aziende di organizzare queste attività richiedendo di individuare una struttura, a discrezione dell'Azienda stessa, anche a rotazione, dove erogare queste prestazioni. Inoltre, altrettanta autonomia è data alle Aziende nel determinare le prestazioni da erogare (tra Tac, Risonanza Magnetica e Mammografia) in base alle aree più critiche rispetto ai tempi di attesa".

"Le Aziende - prosegue la nota della Direzione Salute - hanno autonomia nel decidere eventuali estensioni di orario per altre prestazioni. Gli orari aggiuntivi vengono finanziati con le risorse già stanziate, sia per strutture pubbliche che private, attraverso il fondo per l'abbattimento delle liste d'attesa, per un totale di 84 milioni di euro. Le estensioni di orario sono state presentate alle Direzioni Strategiche delle Aziende, in alcuni casi con il coinvolgimento degli specialisti radiologici, senza che vi fossero obiezioni particolari".

"Tutto ciò - conclude la nota - ha lo scopo primario di offrire al cittadino residente o domiciliato in Regione Lombardia l'opportunità di ricevere prestazioni di specialistica ambulatoriale in orari in cui sia più agevole raggiungere le strutture. Sia in termini di minore densità di traffico automobilistico, sia per impegni lavorativi dell'assistito o, nel caso di persona anziana, del suo eventuale accompagnatore". 



12 aprile 2022
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