Carenza medici di base. Consiglio approva mozioni: “Rimettere al centro la medicina di famiglia”
Le due mozioni, proposte l’una dalla Lega e l’altra dal M5S, puntano, nella versione finale del testo approvato, a risolvere non solo le problematiche legate alle carenze e all’emergenza, incrementando le borse di studio e prevedendo incentivi, ma anche di rimettere al centro il ruolo della medicina di famiglia. Approvata anche una mozione del Pd che, in vista dell’autunno, chiede di valutare le modalità più opportune per la campagna vaccinale anti Covid. LE MOZIONI PRESENTATE
07 LUG - La carenza di medici di base al centro della seduta di ieri del Consiglio regionale della Lombardia che ha votato e approvato due mozioni, trattate in modo abbinato, proposte l’una dalla Lega con primo firmatario
Roberto Anelli (e sottoscritta anche da
Simona Tironi di Forza Italia) e l’altra dal Movimento 5Stelle (primo firmatario
Andrea Fiasconaro) e illustrate rispettivamente da
Emanuele Monti e da
Gregorio Mammì.
L’obiettivo della versione finale del testo approvato, spiega il Consiglio regionale in una nota di fine seduta, è quello di risolvere non solo le problematiche legate alle carenze e all’emergenza, ma anche di rimettere al centro il ruolo della medicina di famiglia. Anche perché, si legge nel documento, “si stima che nell’arco temporale 2018/28 andranno in pensione oltre 4000 medici di famiglia”.
La mozione della Lega, al cui dispositivo hanno contribuito anche alcuni emendamenti di Simona Tironi e di Gregorio Mammì, impegna la Giunta a farsi portavoce presso il Governo nazionale affinchè provveda a incrementare i finanziamenti per le borse di studio, ad anticipare la fine dell’attuale corso di formazione per medici di base (mantenendo invariato il monte ore curriculare per avere a disposizione come effettivi i 379 tirocinanti), a prevedere premialità per i medici che decidono di aumentare il massimale degli assistiti. E ancora: a semplificare gli accessi ai medici già specializzati che vogliano fare il medico di Medicina Generale e a valutare la rimodulazione degli accessi ai corsi di Medicina, oltre a incentivare il lavoro in equipe con le altre professioni sanitarie. Un ultimo punto, su proposta di Mammì, chiede di adottare le iniziative necessarie per realizzare un meccanismo fra Stato e Regioni che dia concretamente modo ai medici di medicina generale di ricorrere alla prescrizione in formato elettronico dei farmaci di classe C.
Nella mozione del gruppo M5Stelle si chiede ai medici di medicina generale negli ambiti di sofferenza di aderire ad un incremento del numero degli assistiti e a consentire che, in caso di ricovero, la certificazione di malattia possa essere emessa direttamente dalla struttura sanitaria.
Sempre in ambito sanitario, approvata la mozione proposta da Carmela Rozza (PD) che affronta il tema sulle modalità più utili per “anticipare il virus e evitare l’epidemia in autunno”. Nel testo si conviene di valutare, all’interno del confronto tra Stato e Regioni, le modalità più opportune di somministrazione dei vaccini e monitorare attentamente gli ingressi vaccinali.
07 luglio 2021
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