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QS Edizioni - mercoledì 19 febbraio 2025

Lettere al Direttore

Perché è una follia la dipendenza per i medici di famiglia

di Euro Grassi
immagine 28 gennaio - Gentile Direttore,
le scrivo in merito a cosa comporterebbe la dipendenza dei Medici di Famiglia, ipotizzata dal Ministro della Salute ed alcune Regioni.

Rischio pensionamenti anticipati
Se si passasse alla dipendenza dei Medici di Famiglia, tutti i Medici che hanno maturato la possibilità di andare in pensione si pensionerebbero subito per salvaguardare la loro pensione ENPAM, superiore a quella INPS, e per gli altri vantaggi connessi ad essere pensionati Enpam.

Per valutare l’impatto in Italia, ecco i dati Enpam della situazione a settembre 2024 : si tratta di 9003 MMG, 724 Medici a quota oraria (ex MCA), 163 Medici di emergenza sanitaria, 1446 PLS, in totale 11.336 Medici. Tutto questo non solo genererebbe difficoltà ad Enpam, per minori entrate e maggiori rapide uscite, ma data la carenza attuale di medici, lascerebbe anche almeno oltre 13 milioni e mezzo di cittadini senza un Medico di famiglia e un milione senza un Pediatra di libera scelta. Chi li sostituirà? Un sistema on demand di sanità territoriale? Ex MMG-PLS gettonisti?

Il privato?

Rischio perdita Medico di fiducia, difficoltà per i malati cronici ed aumento della spesa pubblica
Con la dipendenza, oltre a far perdere al cittadino il diritto alla scelta del proprio medico di fiducia, garantito dalla costituzione, e la continuità delle cure, aumenterebbero moltissimo le spese dello Stato e delle Regioni, perché, considerate ferie-malattie-gravidanza, per sostituire 1 MMG o PLS , attualmente a 60 ore settimanali di lavoro, ma pagato per 38, fra studio e domicilio (quest’ultimo del tutto ignorato da Ministro della Salute, Agenas ed alcune Regioni), in un contesto di forte invecchiamento e fragilità della popolazione, avendo 1 MMG a carico non meno di 30 soggetti in ADP-ADI-Cure palliative, 400 over 60 e 732 assistiti affetti da 1 a 5 patologie croniche, ne occorrono 3 per ogni Medico convenzionato reso dipendente, ma mancano i Medici… e poi se la convenzione per i Medici di Famiglia costa ora, secondo il DEF, circa 6 miliardi, il loro passaggio alla dipendenza costerebbe 14-15 miliardi. Sono disponibili?

L’Enpam, poi, per difendere il futuro dei Medici dovrebbe disinvestire i suoi soldi che ha anche sullo Stato italiano, molti, e in banche tipo MPS e Mediobanca.

Rischio perdita dell’assistenza di prossimità ed aggravamento del ricorso ai PS
Poiché in base a PNRR-DM 77/2022 le Case di Comunità finanziate debbono essere 1038 entro il 2026 (www.pnrr.salute.gov.it) ed i Comuni sono 7896, dei quali quelli urbanizzazione alta hanno il 33% della popolazione sul 5% del territorio nazionale e quelli a bassa e popolazione sparsa hanno il 25% della popolazione ma su più del 70% del territorio, considerato che la popolazione italiana al 31/12/2024 era di 58.737.977 abitanti e che solo il 48,9% di essi vivono in pianura, il 38,9% in collina, quasi 4 persone su 10, ed il 12,2% in montagna, oltre 1 su dieci, lo Stato e le Regioni, per continuare a garantire la prossimità delle cure, sarebbero costretti ad aprire migliaia di studi periferici di cure primarie non solo per i 30 milioni di cittadini che vivono in collina e montagna, ma anche per i molti altri milioni di persone che vivono lontani dalle Case di Comunità nelle periferie delle città e sparsi nelle pianure, con enormi spese per migliaia di nuove strutture periferiche e dotazioni, attualmente fornite gratuitamente dai Medici di famiglia, cosa finanziariamente non certo sostenibile.

Poiché i cittadini di frazioni di 300-500 abitanti continuamente fanno comitati di protesta se un Medico di famiglia lascia gli studi periferici e si accentra in una medicina di gruppo od in una casa di Comunità, e poiché tutti i Sindaci, persino in città, temendo di perdere le elezioni successive, protestano immediatamente con le AUSL–ASST per ripristinare gli studi periferici o per promuovere nuove zone carenti, è bene che tutti i Cittadini scendano nelle piazze accanto ai Medici per contrastare chi vuole smantellare progressivamente la sanità pubblica e che i Sindaci agiscano compatti sui Governatori e sui loro referenti politici partitici di riferimento per bocciare questa folle iniziativa nelle sedi amministrative e parlamentari competenti.

Chiaramente chi sta spingendo per la dipendenza dei Medici di famiglia o è del tutto sprovveduto rispetto alla situazione reale ed ai costi o cerca solo di carpire Enpam per cercare di coprire i buchi atavici dell’INPS, generando ulteriori dissesti finanziari, riducendo l’assistenza territoriale ai cittadini, incrementando l’afflusso attuale i Pronto soccorso e spianando la strada al privato. Solo una casuale congiunzione di interessi dietro la dipendenza ed un occhio alla privatizzazione ?

Chi può intervenga ad ogni livello politico comunale, regionale e nazionale per fermare questa follìa acriticamente distruttiva del S.S.N. proveniente dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, Agenas ed alcune Regioni.

Dott. Euro Grassi
Seg. Gen. Prov. FIMMG Reggio Emilia
Presidente Confcooperative Sanità ER
28 gennaio 2025
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