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Scuole di specializzazione. Anaao: “Con l’inizio dei corsi il Ssr rischia di perdere 486 medici neo abilitati”

Mentre restano alte le polemiche per il nuovo rinvio dell’assegnazione dei posti nelle scuole di Specializzazione, il sindacato accende i riflettori su una conseguenza dell’avvio dei corsi: “Le Asl perderanno numerosi medici. La Regione, l’Assessorato, l’Unità di Crisi ed il D.I.R.M.E.I come pensano di fare fronte a questa grave emorragia di medici?”. Secondo i dati dell’Anaao Piemonte, le Asl che maggiormente si appoggiano al lavoro dei neo laureati sono l’Asl TO3 (120 medici ), l’Asl Città di Torino (104) e l’Asl TO4 (55).

07 DIC - Il servizio sanitario regionale del Piemonte rischia di perdere da un giorno all’altro 486 medici. Sono i neo-laureati che la Regione Piemonte aveva contrattualizzato con rapporti libero professionali e che, dopo avere partecipato al concorso per entrare nelle scuole di specialità, potrebbero dover lasciare i contratti nelle ASL/AO per iniziare i corsi o comunque essere assegnati fuori Regione. A lanciare l’allarme è l’Anaao Piemonte.

“Alla rilevazione del 19 Novembre 2020 - spiega l’Anaao - , la Regione Piemonte aveva contrattualizzato con rapporti libero professionali 486 medici neo abilitati, non ancora specialisti. Le ASL che maggiormente si appoggiano al lavoro di questi colleghi sono l’ASL TO3 (120 medici ), l’Asl Città di Torino (104) e l’ASL TO4 (55) ma quasi ogni ASL o ospedale in Piemonte ha medici non specialisti che collaborano per gestire l’emergenza Covid. Ora questi colleghi neolaureati il 22 Settembre 2020 hanno sostenuto le prove per accedere alle scuole di specializzazione, e dopo metà Dicembre conosceranno l’esito del concorso e la loro Università di  assegnazione. Infatti il concorso è nazionale, e a seconda del posizionamento in graduatoria e della specialità scelta, potranno essere assegnati a scuole di specialità di varie Università italiane, dunque anche fuori sede, in altre Regioni. In ogni caso c’è il rischio che debbano lasciare i loro contratti libero professionali per seguire i corsi di specialità, anche se assegnati alle Università piemontesi”.

"Ne consegue - ribadisce l’Anaao - che le Asl perderanno numerosi medici. Le borse statali di specialità dell’a.a. 2019-2020 previste per il Piemonte sono 811, quindi potrebbero teoricamente assorbire tutti i medici neoabilitati ora attivi per gestire la pandemia, che lasceranno il loro lavoro attuale per entrare in specialità, magari fuori Regione. Le ASL sono molto preoccupate del destino dei loro numerosi medici, e di ritrovarsi sguarnite poco prima di Natale”.  

“Invece - si domanda il sindacato - la Regione, l’Assessorato, l’Unità di Crisi ed il D.I.R.M.E.I (come sempre, interlocutore unico e ben definito) lo sanno? Come pensano di fare fronte a questa grave emorragia di medici? Il nostro fondato timore è che si farà come tra la prima e la seconda ondata, ovvero le ASL/AO verranno depauperate di personale: intanto il Covid a capodanno scomparirà, gettato dalla finestra come i piatti vecchi?”.
 


07 dicembre 2020
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