Trento. Ordine dei Medici: “Il Ssn non si salva tagliando i servizi”
Il presidente dell’Ordine auspica il ricorso “alla prerogativa che la nostra autonomia ci concede di pensare e di proporre una organizzazione sanitaria pilota innovativa”. Per Ioppi bisogna “promuovere i valori della deontologia, valorizzare i medici, credere e scommettere sulla prevenzione e finanziare comunque e sempre il diritto alla salute".
12 NOV - "Non si recuperano risorse chiudendo servizi vitali e non è il pareggio contabile del bilancio o gli obiettivi quantitativi che possono riuscire a salvare il servizio sanitario pubblico e universale come oggi conosciamo, ma la promozione dei valori della deontologia medica, il puntare sulla valorizzazione dei medici, il credere e scommettere sulla prevenzione e il finanziare comunque e sempre il diritto alla salute". Lo scrive in una nota il
presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Trento, Marco Ioppi.
“Per ottemperare alle direttive europee – secondo Ioppi - si spera in una ennesima quanto improbabile deroga o si propone di tagliare acriticamente servizi evitando ancora una volta di ricorrere alla prerogativa che la nostra autonomia ci concede di pensare e di proporre una organizzazione sanitaria pilota innovativa, modulata sulle nostre necessita e in base alle nostre caratteristiche".
12 novembre 2015
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