“Sì ai presidi di continuità assistenziale nei Pronto soccorso”. La Consulta dà ragione alla Puglia e boccia il ricorso del Governo
La Corte costituzionale giudica legittima la legge regionale con cui si stabilisce la collocazione di una sede del servizio di continuità assistenziale presso gli ospedali dotati di pronto soccorso. La norma “non invade la competenza legislativa dello Stato”. LA SENTENZA
13 MAR - “La legge reg. Puglia n. 66 del 2018, nel prevedere la possibilità di collocare sedi di continuità assistenziale presso i presidi ospedalieri dotati di pronto soccorso, al fine di gestire le richieste caratterizzate da bassa criticità, non invade la competenza legislativa dello Stato. Pertanto, la questione di legittimità costituzionale, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in epigrafe, deve essere dichiarata non fondata”. È quanto scrive la Corte costituzionale in una sentenza con cui ha respinto il ricorso del Governo.
Secondo i giudici “la norma in questione non invade ambiti costituzionalmente riservati allo Stato (ex plurimis, sentenze n. 256 del 2012; n. 94, n. 43 e n. 8 del 2011; n. 308 del 2009), limitandosi ad impegnare l’amministrazione regionale a promuovere, nel rispetto della disciplina statale e delle norme della contrattazione collettiva, le azioni necessarie per il conseguimento di un apprezzabile obiettivo organizzativo”.
13 marzo 2020
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