A Busca un monumento agli Infermieri

A Busca un monumento agli Infermieri

A Busca un monumento agli Infermieri
L’opera dello scultore Stefano Grassini, come ringraziamento per gli sforzi dei professionisti in questo anno impegnativo e difficile, sarà presentata il 30 giugno. Presente la presidente Mangiacavalli, il consigliere e presidente Opi Genova Gagliano, il presidente dell’Opi Cuneo. La ragione dell’iniziativa è riconoscere che l’infermiere è da sempre vicino al cittadino e alla collettività.

Un monumento all’infermiere per ciò che fa ogni giorno e, in particolare, ha fatto durante la pandemia. A donarlo alla cittadina di Busca (Cuneo) è lo scultore Stefano Grassini, come ringraziamento per gli sforzi dei professionisti in questo anno impegnativo e difficile.

L’inaugurazione e la posa dell’opera avverranno il prossimo 30 giugno alle ore 16, presenti la presidente nazionale della Federazione degli otdini degli infermieri Barbara Mangiacavalli e il consigliere nazionale, presidente dell’ordine di Genova Carmelo Gagliano, oltre naturalmente al presidente dell’ordine di Cuneo, presso l’Ospedale Civile di Busca, in Piazza Regina Margherita.


 


La ragione dell’iniziativa dello scultore è riconoscere che l’infermiere è da sempre vicino al cittadino e alla collettività e le sue azioni si realizzano e si sviluppano nell’ambito della pratica clinica, dell’organizzazione, dell’educazione e della ricerca. Ha un ruolo importante non solo negli ospedali ma anche nelle strutture pubbliche e private, a domicilio, nelle strutture residenziali e diurne, in qualità di dipendenti o liberi professionisti. Con la sua opera, lo scultore ha riconosciuto l’impegno, la dedizione, la vicinanza dimostrata alle persone assistite e il sacrificio di tutti gli infermieri durante la pandemia da Covid-19 nella nostra Provincia e su tutto il territorio nazionale.

Descrizione dell’opera
Si tratta di un Monumento Commemorativo in Pietra di Luserna e Graniti provenienti da Africa ed India, così composto:

– Un basamento cilindrico avente diametro cm 250 x altezza cm 25 in cls che ha la funzione di fondazione fissa
onde evitare movimenti delle parti superiori.

– La pavimentazione di tale basamento è un cerchio con diametro di cm 280 e verrà realizzata posando in opera
un anello composto da lastre in Granito Nero Impala Fiammato , un anello composto da cubetti di Pietra di
Luserna fiammata , un anello composto da tozzetti in Quarzite Indiana Jaipur Chocolat fiammata ed una parte
centrale di Pietra di Luserna fiammata .

– Due grandi Stele in Pietra di Luserna fiammata di dimensioni cm 300/320 x 70/90 , rivestite con lastre in Granito
Nero Impala fiammato .

– Due Dischi centrali in Granito Nero Zimbawe lucido, diametro cm 116 decorati con la tecnica della
bocciardatura e dell' intaglio a waterjet con successivo innesto di un elemento a fiammella centrale in Quarzite
Indiana Jaipur Chocolat fiammata.


 


“Siamo orgogliosi di far parte di questa categoria di professionisti essenziali al Sistema Sanitario in questo momento così delicato – dichiara il presidente dell’ordine degli infermieri di Cuneo Remo Galaverna -, ma auspichiamo a un riconoscimento concreto per tutti gli sforzi messi in campo prima, durante e dopo la pandemia, con l’augurio che i problemi della categoria si risolvano presto”.

“Da marzo 2020 – spiega Galaverna – l’Italia si è trovata ad affrontare un’emergenza unica nel suo genere, che ha stravolto condizioni di vita, di lavoro, ha messo in stand-by tutta la normalità che fino a quel momento non ci rendevamo conto di quanto fosse importante. Gli infermieri da subito, come sempre, anche senza i riflettori puntati addosso, hanno dimostrato un senso di servizio, di attitudine, di umanità verso il prossimo, una professionalità e non una missione, svolta con spirito di sacrificio e abnegazione unica nel suo genere. Gli infermieri si sono presi sempre cura dell’uomo come accezione unica dell’essere umano, senza distinzione di genere, di razza, di appartenenza politica e sociale”.

“Le gratificazioni e i riconoscimenti rinnovano negli infermieri una sorta di spinta per poter andare avanti e per far comprendere a tutti che si sta svolgendo al meglio il proprio lavoro. Una riflessione è comunque d’obbligo sul fatto che gli infermieri durante quest’anno difficile sono stati più volte gratificati sui media, dalle persone, sui social, ma purtroppo hanno anche subito violenze fisiche e mediatiche; gli infermieri sono stanchi, provati e anche delusi dal fatto che sovente le gratificazioni sono fine a se stesse senza azioni concrete che valorizzino la professione”, conclude Galaverna.

28 Giugno 2021

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