Aborto. Documento Commissione Pari Opportunità: “Difendiamo le conquiste delle donne”

Aborto. Documento Commissione Pari Opportunità: “Difendiamo le conquiste delle donne”

Aborto. Documento Commissione Pari Opportunità: “Difendiamo le conquiste delle donne”
Il documento, che porta il titolo “Appello a difesa della 194 e contro la sentenza della Corte Suprema degli USA”, è un appello a “non abbassare la guardia” perché “non dobbiamo pensare che il diritto a decidere sul proprio corpo sia acquisito una volta per sempre”, mentre “è necessario portare avanti politiche sociali e sanitarie che accompagnino la donna in questo percorso, diffondere informazioni sulla procreazione responsabile, rendere accessibile sul territorio di tutta la Toscana l’IVG farmacologico, valorizzando i consultori”. IL DOCUMENTO

La Toscana difende le conquiste delle donne e il diritto ad una scelta autonoma e sicura sulla questione interruzione di gravidanza. Lo fa con un documenti promosso dalla commissione regionale per le pari opportunità, presieduta da Francesca Basanieri, a cui hanno aderito numerosi ordini professionali, per “farsi carico della responsabilità di chiedere a tutte e tutti di non abbassare la guardia”, ma anzi di “tenere alta l’attenzione”, perché dopo la sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ha annullato il diritto all’aborto, “servono azioni e prese di posizione forti”.

Il documento della commissione toscana per le pari opportunità è un primo, ma deciso, impegno anche a “portare avanti politiche sociali e sanitarie che accompagnino la donna nel percorso di interruzione di una gravidanza, lavorare sulla conoscenza e la consapevolezza per prevenire quelle indesiderate, diffondere informazioni sulla procreazione responsabile, in particolare alle più fragili, come le straniere e le minorenni, rendere accessibile sul territorio di tutta la Toscana l’IVG farmacologica, valorizzando i consultori che devono avere un ruolo fondamentale nelle case di comunità e nella nuova sanità toscana” spiega Basanieri in una nota.

“La grande condivisione che c’è stata su questo documento della Commissione – dichiara ancora la presidente – dimostra come il tema dei diritti e, in particolare, la difesa dei diritti delle donne sia un tema molto sentito in ogni ambiente. Il diritto di scegliere in autonomia e la possibilità di poterlo fare in strutture pubbliche e sicure ha implicazioni non solo nella salute fisica e psicologica delle donne, ma anche nella loro sfera sociale e relazionale. E questo vale non solo nel momento della scelta, ma anche lungo tutto il percorso della vita, poiché decidere di interrompere una gravidanza, per le donne non è mai una decisione facile”.

La scelta non è mai facile, ma che anzi spesso è oggetto di critiche anche molto pesanti, evidenzia Basanieri. “Per questo – conclude la presidente – la sottoscrizione del nostro appello da parte di molti ordini professionali assieme, grazie al lavoro dell’avvocata Sibilla Santoni, presidente del comitato pari opportunità inter-ordinistico, ci fa ben sperare per il futuro: nonostante le difficoltà quotidiane per i troppi obiettori e i pochi consultori dedicati, nonostante la necessità di proseguire con l’educazione sessuale ed affettiva e nonostante pregiudizi e stereotipi intorno a questo tema, la Toscana dimostra ancora di essere una terra dove i diritti non arretrano perché esiste una forte rete sociale in grado di difendere le conquiste acquisite”.

A sottoscrivere l’appello e promuovere l’appello anche l’Ordine degli Psicologi della Toscana, oltre che da altri ordini professionali. “Per una donna decidere sull’aborto è difficile e complesso – commenta i una nota la presidente Maria Antonietta Gulino – Anziché essere aperti al dialogo, assistere la persona, consigliarla, spesso ci troviamo di fronte ad attacchi e pregiudizi che hanno una forte incidenza sulla salute fisica e psicologica: siamo nel 2022 e questo non dovrebbe accadere. Questo testo serve a ribadire che si deve difendere, ad ogni costo la libertà di scelta di una donna”.

“Voglio ringraziare Francesca Basanieri – aggiunge Gulino -. Lo stesso vale per Sibilla Santoni, coordinatrice di Insieme per le professioni, che riunisce i Cpo degli ordini professionali, che è tra i promotori. Questa scelta è stata presa, da un un lato, dopo la sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ha annullato il diritto all’aborto, dall’altro – a livello regionale – in seguito a ciò che è accaduto a Gaia Nanni. È necessario prendere ulteriormente posizione: la società dimostri davvero di essere cresciuta. Non a parole”

08 Luglio 2022

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