“Antibiotici. E’ un peccato usarli male”. Al via la campagna dell’Emilia Romagna

“Antibiotici. E’ un peccato usarli male”. Al via la campagna dell’Emilia Romagna

“Antibiotici. E’ un peccato usarli male”. Al via la campagna dell’Emilia Romagna
Nel 2014, con 17,8 dosi ogni mille abitanti-die, si è registrata una parziale ripresa (+ 5%) dei consumi di antibiotici in Emilia Romagna rispetto al 2012. Dopo l'aumento degli ultimi 5 anni, sono invece stabili i dati dei consumi in ospedale tra il 2013 e il 2014. In diminuzione i consumi di antibiotici nei bambini.

L’uso eccessivo di antibiotici rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci preziosi. È per invertire questa tendenza che il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna ha dato il via alla nuova campagna informativa per un uso responsabile degli antibiotici. Ma cosa vuol dire farne un uso responsabile? “Per fare un esempio – spiega la Regione nella nota di lancio della campagna -, alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza non vanno affrontate con gli antibiotici, non ce n’è bisogno: in questi casi la soluzione migliore è aspettare che l’infezione faccia il suo decorso naturale ed è sufficiente usare solo rimedi per alleviare i sintomi. Se gli antibiotici vengono utilizzati quando non sono necessari, potrebbero non funzionare più quando se ne avrà davvero bisogno”.

Il tema della campagna informativa è dunque anche l’antibioticoresistenza: diffondere nei cittadini la consapevolezza che la resistenza dei batteri agli antibiotici è un vero problema di sanità pubblica, come testimoniato dai dati epidemiologici a livello nazionale e internazionale, e che un uso eccessivo di antibiotici favorisce il diffondersi di germi ancora più resistenti e sempre più difficili da contrastare.

“Antibiotici: è un peccato usarli male” è il messaggio della campagna regionale che propone diversi strumenti informativi e quest’anno in particolare prevede la diffusione di uno spot video nei monitor delle stazioni ferroviarie, lo slogan della campagna sugli autobus di Modena e Bologna e nelle pensiline alle fermate degli autobus di Ravenna.

L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Se il medico prescrive l’antibiotico, bisogna seguire alcune regole: rispettare dosi e orari indicati; completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio; contattare il medico se compaiono effetti indesiderati. “In ogni caso, non utilizzare mai antibiotici senza prima aver consultato il proprio medico di famiglia o pediatra di fiducia”, sottolinea la Regione.

Uso degli antibiotici in Emilia-Romagna – dati 2014
Nel 2014, con 17,8 dosi ogni mille abitanti-die, si è registrata una parziale ripresa (+ 5%) dei consumi di antibiotici in Emilia-Romagna rispetto al 2012 che aveva chiuso un triennio di significativo calo (il dato 2014 è comunque il più basso degli ultimi otto anni, ad eccezione del 2012).

Rispetto alle antibioticoresistenze, i dati del sistema di sorveglianza dell’Emilia-Romagna hanno registrato nel 2014 una ripresa delle resistenze di alcuni microrganismi appartenenti al gruppo degli enterobatteri, in particolare Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae che da soli causano il 40% delle batteriemie (infezioni del sangue) diagnosticate in Emilia-Romagna; l’incremento delle batteriemie causate da questi microganismi è stato rispettivamente del 12% e del 15% rispetto al 2013.

I consumi di antibiotici nei bambini (fino ai 14 anni) sono in diminuzione dal 2010: 1002 prescrizioni all’anno ogni mille bambini nel 2014, erano state 1063 nel 2013, 1161 nel 2010. Il tasso di prescrizione è più elevato nei mesi invernali e mostra un andamento in linea con quello delle infezioni respiratorie.

I consumi di antibiotici in ospedale degli ultimi cinque anni mostrano una tendenza in lieve aumento fino al 2013 (92,9 dosi medie giornaliere ogni cento giornate di degenza), mentre i consumi del 2014 (92,6) risultano sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente.

28 Gennaio 2016

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