Ao di Padova. La Uil denuncia carenze organizzative e peggioramento delle condizioni di lavoro

Ao di Padova. La Uil denuncia carenze organizzative e peggioramento delle condizioni di lavoro

Ao di Padova. La Uil denuncia carenze organizzative e peggioramento delle condizioni di lavoro
Distanze enormi tra i servizi, ambulanze per gli spostamenti guaste e, per la prima volta, i sindacati non firmato il piano ferie 2018 perché, da un lato, non garantisce la presenza del personale nei rispettivi reparti e, dall’altro lato, viola il piano ferie di cui al contratto.

Si sta male nei luoghi di lavoro! Molti lavoratori si ammalano e le malattie psicosomatiche sono in aumento; lo stress riduce la prestazione lavorativa, sia manuale che intellettuale, ed aumenta il rischio di errori e di infortuni. Per risolvere il disagio si ricorre ai farmaci e, a volte, si arriva anche ad abusarne, mascherando il sentimento di impotenza, di depressione e di vera rassegnazione. Stiamo parlando di malessere organizzativo aziendale. Ma di che cosa si tratta?

Pochi giorni fa l’Organizzazione Sindacale UIL ha scritto al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all’Assessore alla Sanità Luca Coletto, al Direttore Domenico Mantoan, circa le precarietà di alcune situazioni lavorative irrisolte ormai da anni.

L’ospedale civile di Padova è diviso in più padiglioni e, non metaforicamente, anche da una strada. Ogni giorno molti pazienti che necessitano di visite, esami o approfondimenti diagnostici, vengono trasportati da una parte all’altra dei blocchi con delle ambulanze “particolari”, di cui una è rotta da alcuni giorni, ed altre sono sprovviste di aria condizionata oppure hanno i finestrini bloccati che impediscono il ricircolo dell’aria. Questi mezzi hanno mediamente oltre 10 anni di vita e in un giorno fanno più che meno 500 viaggi da una parte all’altra dell’ospedale.

In questi anni, sottolinea il portavoce sindacale, “abbiamo avuto diversi incontri con le amministrazioni, e ad oggi, siamo ancora qui ad aspettare tre ambulanze che devono ancora arrivare visto che le esistenti non sono in buono stato”. Conclude il portavoce sindacale: “la situazione è andata via via peggiorando e mai si è arrivati ad una vera e propria volontà da parte dell’amministrazione di venire incontro a questi tipi di bisogni”.  

L’Organizzazione sindacale UIL evidenzia come nell’Azienda Ospedaliera di Padova sono aumentate le richieste di assemblee da parte dei lavoratori, ritenuta la sede idonea dove denunciare la carenza di organizzazione aziendale ed il peggioramento del clima lavorativo, sono aumentate le richiesta di mobilità e, per la prima volta, il piano ferie 2018 non è stato firmato dalle Organizzazioni Sindacali perché, da un lato, non garantisce la presenza del personale nei rispettivi reparti e, dall’altro lato, viola il piano ferie di cui al contratto; infine  sempre più persone si rivolgono alla UIL aziendale per l’avvio di pratiche per medicina preventiva o per la commissione medica. Questo è lo stato dell’arte dell’ospedale di Padova “ad alto contenuto tecnologico ed assistenziale”.

Endrius Salvalaggio

15 Giugno 2018

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