Sardegna. Approvata la riforma sanitaria
Il via libera è arrivato con 33 voti a favore e 16 contrari. Todde: “Pronti a voltare pagina”. Bartolazzi: “Questa legge ripara le disfunzioni che hanno portato allo stallo progressivo della sanità nella scorsa legislatura, frutto della mancata chiarezza nell’applicazione delle norme che avrebbero dovuto garantire invece un coordinamento sinergico fra le Asl e nei confronti del territorio”.
07 MAR - Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato nella notte di ieri il DL 40/A “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n.24”. Il provvedimento ha avuto il via libera con 33 voti a favore e 16 contrari.
“Da oggi la sanità sarda è pronta a voltare pagina”, il commento della presidente della Regione
Alessandra Todde. “Con il provvedimento – aggiunge la presidente in una nota - mettiamo un punto fermo, restituendo certezze ai cittadini, rafforzando gli ambiti di cura e di assistenza, ricucendo il rapporto fra ospedali e territorio, individuando le vocazioni naturali dei presidi e distribuendo risorse e competenze in modo efficiente ed efficace”.
“Abbiamo mantenuto un impegno preso in campagna elettorale: nessuna nuova riforma, che avrebbe rischiato di portare in stallo definitivo un sistema sanitario già fortemente in difficoltà, ma interventi mirati e puntuali sulla legge vigente, che presentava forti criticità organizzativo-gestionali e di governance”, puntualizza Todde.
“Introduciamo anche delle novità fondamentali come la definizione delle mission ospedaliere in sinergia coi territori, l’istituzione di tre centri di riferimento regionale per la prevenzione, la riabilitazione e salute mentale, l’istituzione dell’‘Ospedale dei bambini’ a Cagliari e il contestuale avvio di un percorso per il riconoscimento di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in Sardegna”, spiega l’assessore alla Sanità,
Armando Bartolazzi. Che aggiunge: “Questa legge ripara le disfunzioni che hanno portato allo stallo progressivo della sanità nella scorsa legislatura, frutto della mancata chiarezza nell’applicazione delle norme che avrebbero dovuto garantire invece un coordinamento sinergico fra le Asl e nei confronti del territorio”.
“La nuova legge di riordino rappresenta un risultato importante che dà strumenti per agire immediatamente sul fronte organizzativo, primo passo per dare risposte efficaci e rapide alle esigenze di cura dei sardi”, conclude la presidente
Alessandra Todde.
07 marzo 2025
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