Asl AT. A Nizza parte il progetto “Caro hospice volevo dirti che….”. Il diario realizzato da pazienti e familiari

Asl AT. A Nizza parte il progetto “Caro hospice volevo dirti che….”. Il diario realizzato da pazienti e familiari

Asl AT. A Nizza parte il progetto “Caro hospice volevo dirti che….”. Il diario realizzato da pazienti e familiari
L’iniziativa nasce nell’ambito del “Concerto etico” avviato dall’azienda sanitaria astigiana. Verrà messo a disposizione di tutti un ‘quadernone’ dove inserire pensieri, poesie, lettere e disegni si vogliono condividere con gli altri. Tra gli obiettivi anche quello  di illustrare gli stati emotivi dei famigliari/caregiver.

“Caro Hospice volevo dirti che …: il quaderno di pazienti e familiari”. E’ l’iniziativa che nasce nell’ambito del “concerto etico” e contestualmente all’l’inizio delle attività dell’Hospice di Nizza. Nelle intenzioni del personale infermieristico, dell’associazione di volontariato Con Te e dei familiari dei pazienti c’è quello di migliorare la presa in carico della persona (e della famiglia) in fase terminale.

Coordinatrice del progetto è Debora Bologna che spiega l’idea: “L’essere caregiver in Hospice espone a distress sia fisico che emotivo; un distress che potrebbe favorire una maggiore vulnerabilità, a sua volta fattore di rischio sia di fatigue che di burnout; il famigliare sperimenta, infatti, intensi stati emozionali connessi alla gestione complessa che tale situazione richiede. La presa in carico di questi pazienti (e delle loro famiglie) richiede, pertanto, ai professionisti di saper cogliere quali sono gli spazi di massima personalizzazione della cura nel rispetto dell’appropriatezza di intervento”.

I frammenti di storie di vita, i disegni, le poesie e le lettere risultano essere in letteratura delle vere e proprie testimonianze ispirate alle sensazioni derivate dalla lettura e dallo scambio di emozioni con quanti, ogni giorno, entreranno in contatto con l’Hospice.

Tra gli obiettivi anche quello  di illustrare gli stati emotivi emersi nelle testimonianze dei famigliari/caregiver relative ai vissuti emozionali connessi all’assistenza a un componente della famiglia in fase terminale  

“Verrà messo – spiega Debora Bologna – a disposizione di tutti un ‘quadernone’ con l’opportunità di potervi inserire pensieri, poesie, lettere e disegni che le persone desidereranno condividere con gli altri. All’interno di questo strumento sarà possibile lasciare un ricordo di sé attraverso scritti, pensieri, poesie, lettere nei quali esprimere sensazioni, angosce, paure ma anche momenti di felicità e sollievo”.

03 Aprile 2017

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